Sneakers - June 17, 2022

Quando Nike incontra l'Arte: Stash

Scopri come Stash ha contaminato alcune delle silhouette più iconiche di Nike, dalle Air Max 95 alle Air force 1 e molte altre.

Scopri come Stash ha contaminato alcune delle silhouette più iconiche di Nike, dalle Air Max 95 alle Air force 1 e molte altre.

Sneakers e street art, due mondi apparentemente così diversi, ma che in realtà hanno molto in comune. Così come per il graffitismo, anche parte della sneaker culture trova le sue radici nella cultura Hip-Hop. Qualcuno potrebbe storcere il naso, ma così come un graffito o una scultura, anche una semplice sneaker può essere considerata arte. Non è un caso se nel corso della storia, le strade della street art e della sneaker culture si sono incrociate più volte. Fra i brand che hanno permesso che ciò accadesse, Nike è tra i più importanti. Quella fra il brand di Beaverton e gli artisti street è infatti una partnership che va avanti ormai da molti anni e con questa nuova rubrica vogliamo andare alla scoperta di tutti quegli artisti che hanno fatto la storia del brand con le loro collaborazioni. In questo primo episodio ci concentriamo su Stash, al secolo Josh Franklin.

Immagine Hypebeast

Stash nasce a Long Island nel 1967. Così come molti ragazzini a quell’epoca, anche lui trova affascinanti quei grossi graffiti che ricoprono gran parte dei vagoni dei treni e delle metropolitane della città di New York. Se agli occhi della maggior parte delle persone quei disegni sembrano opere di vandali, Stash li vede come una sorta di pubblicità: un marchio personale. I writers, così viene chiamato chi fa i graffiti, fanno parte di una “confraternita” nella quale ogni fratello è a conoscenza dei lavori degli altri, e Stash vuole farne parte a tutti i costi. Così, agli inizi degli anni ‘80, quando ha poco più di tredici anni, Stash inizia ad entrare in contatto con alcuni writers della scena newyorkese come Futura 2000, Duster e ZEPHYR, nomi già molto noti nel panorama. Ben presto, il talento di Stash viene fuori, a tal punto che nel 1984 l’artista di Long Island si trova ad esporre i suoi lavori alla FUN Gallery insieme a Keith Haring e Jean-Michel Basquiat. È il 1984. 

Da lì in poi la strada è solo in discesa. Nel 1989 Stash appare nel film “Slaves of New York”, mentre negli anni ‘90 getta le basi di quello che sarà il suo successo nel mondo dell’arte grazie a lavori su tela e all’uso di elementi grafici di graffiti su abbigliamento e oggetti da collezione.

La vera svolta arriva nel 2001, quando Stash apre lo store di sneakers e streetwear Nort 235, che da lì a quattro anni sarebbe poi diventato Nort/Recon con l’ausilio del suo grande amico Futura 2000. L’entrata di Stash nel settore delle sneakers lo avvicina a diversi brand, tra i quali Reebok, Vans, Bape e Nike, e proprio con quest’ultima che l’artista instaura un rapporto vincente e duraturo nel tempo. Abbiamo selezionato tutte le collaborazioni tra Stash e Nike, capaci di scrivere pagine molto importanti per la storia di questa cultura.

Nike Air Classic BW Stash

Il primo amore non si scorda mai. Ancora oggi se chiedete a Stash qual è la sua collaborazione preferita con Nike lui vi farà il nome delle Air Classic BW.

Nel 2003 Nike lancia il progetto “Nike Artist Series”, che offre la possibilità ad una serie di artisti di rivisitare alcuni tra i modelli più iconici del brand. Fra gli artisti c’è anche Stash, che per l’occasione sceglie l’Air Max BW. La tomaia in canvas in diverse tonalità di blu, le sovrapposizioni in grigio e lo swoosh bianco a contrasto creano un mix perfetto che sarà poi un marchio di fabbrica dell’artista. La ciliegina sulla torta? il tag “Stash” cucito sulle tongue e le insole personalizzate in perfetto stile graffiti. Peccato che siano limitate solo a 1.000 paia…

Air Force 1 High 2003 Stash

Sempre nel 2003 Nike e Stash rilasciano le loro prime Air Force 1 High in una versione beige contraddistinta da un pattern “Nozzle Print” grigio posto sull’intera tomaia. Le scarpe vengono rilasciate in sole 1.000 paia: 250 paia a Londra, 250 a New York e 500 a Tokyo. Ogni release regionale ha uno special box che si differenzia dagli altri per via del colore utilizzato. Una versione retrò della stessa, verrà poi rilasciata in quantità ancora più limitate nel 2007, in occasione del venticinquesimo anniversario di Air Force 1.

Il 27 marzo del 2006 a New York, va in scena il secondo capitolo della collaborazione tra Nike e Stash. Questa volta le protagoniste sono le Air Max 95 e le Air Force 1, entrambe caratterizzate da materiali e da una colorazione che rendono omaggio alle prime Air Max BW del 2003. Sono in migliaia i fan che affollano gli store newyorkesi cercando di accaparrarsi il proprio paio. Tra i pochi fortunati c’è anche chi riceve la versione Friends&Family delle Air Force 1 (con la partecipazione di Futura) con incisioni laser sulla tomaia, ancora oggi considerata una tra le AF-1 più rare e ricercate di sempre.

Nike Kobe 1 Stash

Sempre nel 2006 Stash e Nike tornano protagonisti con una nuova release che vede come star le Nike Kobe 1. Release si fa per dire, perché le scarpe sono limitate a soli 24 paia. La storia vuole che quello stesso anno Nike decida di organizzare un concorso nel quale a partecipare sono alcuni degli store più esclusivi del mondo, ognuno con il compito di creare la propria versione delle Nike Kobe 1. Le migliori due, una scelta da Kobe Bryant in persona e l’altra tramite un sondaggio online, sarebbero state poi prodotte in sole 24 paia. Kobe sceglie la versione bianca di Premium Goods mentre il pubblico sceglie quella di Nort/Recon di Stash, contraddistinta da una tomaia in fleece con la scritta “KOBE” in Wild Style realizzata dall’artista e i titoli NBA vinti dal cestista americano scritti in oro nella parte interna della stessa. Molti dimenticano, però, che quello stesso anno Nike e Stash hanno rilasciato anche un’altra versione delle Kobe 1, che si differenzia dalla prima solamente per via della tomaia in pelle premium. Questa versione è stata venduta solamente da Nort/Recon e Juice Store. Un paio, per l’esattezza un 10 US, autografato da Kobe Bryant è stato messo all’asta in un pack comprendente una varsity jacket, una tee e una garment bag abbinata alla Kobe 1.

Nike P Rod 1 Elite Stash

Il 2006 è l’anno più prolifico per le collaborazioni tra Stash e Nike. Dopo le Air Force, le Air Max 95 e le Nike Kobe 1, quello stesso anno il duo rilascia anche una versione speciale delle Nike P-Rod. Il progetto, oltre a Stash, vede protagonisti diversi designer, fra i quali Futura, Tinker Hatfield e Michael Hernandez, ognuno dei quali ha il compito di realizzare una speciale versione della signature shoe di Paul Rodriguez Jr., è un successo. La versione dell’artista americano è un omaggio allo skyline newyorkese.

Nike Air Force 1 High Stash One Night Only

Nel gennaio del 2007, in occasione del venticinquesimo anniversario di Air Force 1, Nike organizza una festa in collaborazione con MTV dove sono presenti alcune figure di spicco nel panorama Hip-Hop come Kanye West, Nas e KRS-ONE. Questa è l’occasione giusta per rilasciare una versione retro delle prime Air Force 1 di Stash e Nike rilasciate nel 2003. Al contrario della prima release, limitata solo a 1000 paia, la versione retro viene prodotta esclusivamente in 231 unità numerate, con un’etichetta posta sull’heel della scarpa. Inoltre, a differenza della prima, questa versione è contraddistinta dalla presenza del logo “One Night Only” sul tallone.

Nike Air Force 1 High ZF Stash

Nel 2008 Nike e Stash rilasciano un’altra Air Force 1 High. Anche questa volta impreziosita dal “Nozzle Print”, un richiamo alle Air Force 1 High rilasciate nel 2003 e nel 2006. Le Air Force 1 questa volta sono nere e il “Nozzle Print” è presente solo sul cinturino e sul pannello centrale anziché sull’intera tomaia. Completa il look lo swoosh e la midsole bianca che creano il giusto contrasto fra le parti.

Nike Air Force 1 High Stash (AF100)

Nel 2017, Nike celebra nel migliore dei modi il trentacinquesimo anniversario della Air Force 1, unendo le forze con cinque personalità di spicco all’interno del panorama street: Travis Scott, Virgil Abloh, Errolson Hugh, Don C e Kareem “Biggs” Burke. Dal progetto nascono cinque diverse Air Force 1, ancora oggi molto apprezzate tra i collezionisti. Non tutti sanno però che Nike, quello stesso anno, rilascia altre due versioni Friends&Family. La prima, in versione low, ideata da DJ Clark Kent mentre la seconda, in versione high, da Stash. Quella di Stash è un omaggio alla versione “One Night Only” del 2007 con un’unica differenza: la tomaia delle scarpe anziché essere beige, è bianca. Le scarpe, 90 paia in tutto, vengono rilasciate esclusivamente al Complex Con di Long Beach del 2017.

Nike Air Zoom Spiridon 16 Stash

L’ultima collaborazione tra Nike e Stash arrivata ufficialmente sugli scaffali dei negozi risale al 2016, quando l’artista e il brand americano rilasciano le loro Air Zoom Spiridon. La colorazione è un chiaro riferimento alle prime collab di Stash, infatti troviamo una tomaia in pelle in due diverse tonalità di blu, con sovrapposizioni in suede a contrasto e l’immancabile “freccia” che ha reso famoso stash in tutto il mondo.