“Not for you — for everyone”, così Telfar Clemens presenta il suo brand nella sezione about del sito telfar.net. sottolineando così il suo statement: essere un brand genderless che ha come obiettivo sotteso il mettere in discussione le convenzioni e porre le basi per un mondo diverso attraverso una borsa che è realmente per tutti e, proprio per questo, diventa simbolo, nel campo della moda, di questo 2020.
Chi è Telfar Clemens?
Telfar, nonostante sia internazionalmente conosciuto solo da qualche anno, nasce nel 2005 nel Queens a New York e si propone da subito come moda unisex, quando ancora parlare di identità di genere e inclusione, soprattutto nel fashion, non era così frequente. La sua è un’idea di moda come comunità e quindi ecco che propone le sue sfilate in locali notturni e musei, luoghi frequentati dal suo gruppo di amici, con i quali lavora tutt’ora. Telfar Clemens non ha un background fashion, infatti, per accontentare la famiglia, studia per diventare contabile in una business school e disegna abiti nel tempo libero, scarabocchiando le sue iniziali “TC” vicino a ogni sketch, le stesse che poi diventeranno il logo del marchio e riprendendo così il suo personale spazio creativo.
Nonostante la famosa bag sia stata prodotta già nel 2014, dovremmo però aspettare il 2017 per sentire parlare di Telfar, quando lo stilista si aggiudica la vittoria al CFDA (The Council of Fashion Designer of America) / Vogue Fashion Found, premio introdotto dall’organizzazione no profit con il patrocinio di Vogue che ha come obiettivo il promuovere stilisti emergenti americani nel mercato globale attraverso un’attività di supporto e 400.000$ per lo sviluppo del proprio marchio.
Come designer nero, emigrato e appartenente alla comunità queer, con i suoi prodotti rappresenta non soltanto diverse minoranze ma anche una rivendicazione sociale mai vista prima nel campo della moda, ed è proprio questo aspetto a decretarne il successo. L’estetica è inclusiva, fluida, semplice nelle forme ma complessa per quello che afferma tra le righe e la Shopper Bag ne è il simbolo più emblematico.
Su questo tema della diversità Clemens si è espresso in modo molto chiaro: “È strano dire che sosteniamo la diversità nelle nostre sfilate, perché siamo noi stessi diversi. Siamo semplicemente noi stessi e rappresentiamo noi stessi.” È l’abito ad adattarsi alla persona e non viceversa.
La Shopper Telfar: genesi di un’icona
L’idea di questa borsa venne a Clemens e al suo socio e direttore creativo Babak Radboy, guardando la gente fuori dai grandi magazzini Bloomingdale’s e riflettendo su due concetti, diventati importanti poi anche per la strategia di marketing adottata: l’elitarietà della moda che per i costi molto elevati diventa sinonimo di esclusione e la comodità e fluidità della shopper che essendo unisex invece era adatta a tutti. La Telfar bag si propone, quindi, come borsa di fascia medio-bassa (non supera i 300$) dal design semplice, solo il logo goffrato, pelle vegana, due comodi manici e disponibile in tre dimensioni e diversi colori.
Genderless, comoda e a un prezzo accessibile, sono queste le carte vincenti che la rendono una IT bag diversa dal comune; non più simbolo di ricchezza e privilegio ma, invece, di una rivalsa democratica della moda.
Eppure accade la cosa più incredibile di tutte: nonostante non sia una borsa di lusso i vips e le persone che contano la comprano e la indossano con l’idea di portare con sé degli ideali e investendosi, quindi, di un’identità che non risiede più solo nel guadagno e prestigio personale.
Borsa come simbolo di identità
Clemens in un’intervista afferma di voler una borsa che sia come una Michael Kors, posseduta da tantissime persone, anche da quelle che non sanno nemmeno cosa hanno in mano. Pian piano, quindi, si avvicina all’obiettivo con una strategia efficace e differente, evitando di ammiccare ai vips o “alle persone che contano” ma preferendo, invece, creare una community di appassionati che diventano gli stessi ambassador del brand. Le foto pubblicate sui loro canali non sono celebrity ma persone che utilizzano la borsa tutti i giorni e che vengono ripubblicate dall’account instagram creato ad hoc, @peopleintelfar.
Meglio essere rincorsi che rincorrere, no? A questo aggiungete pure che la borsa è stata prodotta, per ora, in quantità limitate, disponibili all’acquisto solo in determinati giorni attraverso la pratica del pre-order e che andate sold out in 15 secondi a ogni drop ed ecco che la formula risulta efficace davvero. Nel caso vi foste persi il restock, tutte le dimensioni e colorway sono disponibili su StockX.
Proprio per questi motivi la borsa di Telfar è quella più desiderata in questo 2020. In un periodo storico in cui i consumatori iniziano a prendere sempre di più posizioni su questioni di giustizia sociale, sostenibilità ambientale ed episodi razziali, ecco che la moda inizia a farsi due domande quando, invece, Telfar Clemens già dal 2005 aveva lavorato per consolidare le adeguate risposte diventando, proprio in un anno pieno di incertezze, un simbolo identitario importante.
Ora non vi resta che rimanere sintonizzati per sapere quando ci sarà il prossimo shock restock sul sito oppure assicurarvi subito su StockX la borsa del momento che è in grado, non solo di essere esteticamente bella, ma anche di mandare un chiaro messaggio di inclusività e umanità.