August 9, 2023

LA COMUNITÀ FEMMINILE DELLE SNEAKERS: intervista a Sneaker Sisterhood

Dionne Lewis

Integrated Marketing Specialist

In questa serie di interviste si vuole analizzare come le comunità femminili riescano a dialogare con le ragazze che amano le sneakers. Perché nel mondo delle sneakers c’è posto non solo per gli uomini. In questa prima parte abbiamo raccontato la storia di Sneaker Sisterhood.

In questa serie di interviste si vuole analizzare come le comunità femminili riescano a dialogare con le ragazze che amano le sneakers. Perché nel mondo delle sneakers c’è posto non solo per gli uomini. In questa prima parte abbiamo raccontato la storia di Sneaker Sisterhood.

Ormai i marchi hanno capito (o stanno iniziando a capire) che lo spazio delle sneakers è aperto a tutti. Eppure la domanda rimane costante: le donne vengono coinvolte solo per fare marketing o perché c’è una reale consapevolezza?

Le comunità femminili cercano da anni di portare alla luce i loro temi, aiutando i marchi ad affinare la loro sensibilità nei confronti delle sneakerhead femminili. Abbiamo chiesto ad alcune di loro di raccontarci qualcosa di sé, e di spiegarci quali sono le maggiori difficoltà incontrate e le vittorie conseguite durante il loro percorso.

In questo primo episodio intervistiamo @sneakersisterhood, una comunità femminile di Londra.

1- Come è nata Sneaker Sisterhood?

Tutto è iniziato dal fatto che vedevamo una mancanza di rappresentanza femminile, ben sapendo che invece molte donne si muovevano sia dentro che intorno al mondo delle sneakers. Nel 2019, un gruppo di donne si incontrava abbastanza regolarmente a Londra per ritirare le sneakers da Offspring. Gli sconosciuti stavano diventando amici grazie alla loro comune passione per le sneakers, così abbiamo deciso di investire su questa realtà e creare uno spazio sicuro in cui le donne potessero esprimersi ed essere rappresentate, offrendo loro uno spazio per brillare di luce propria e ottenere la tanto necessaria attenzione che era mancata. Quella che era iniziata come una community su Instagram è diventata molto di più, una rete di amici globali in grado di connettersi ovunque con una passione condivisa.

2- Quali erano i vostri obiettivi all’inizio di questa avventura? Sentite di averli raggiunti?

L’obiettivo era piuttosto semplice, ma in realtà siamo andati ben oltre. Inizialmente volevamo solo fornire uno spazio e una piattaforma alle donne affinché potessero esprimersi e brillare di luce propria. Ora è diventato molto di più. Abbiamo realizzato numerosi eventi personali, collaborazioni con marchi che puntano alla diversità e all’inclusione, una serie di iniziative che accendono i riflettori su imprese gestite da donne, una linea di merchandising e altro ancora. 

3- Come affrontate la vostra vita quotidiana e quali sono i contenuti di cui siete più orgogliose?

Le nostre giornate sono molto varie. Tutte e tre le co-fondatrici hanno un lavoro a tempo pieno, quindi cerchiamo di essere il più flessibili possibile per far funzionare la Sneaker Sisterhood. Ja’e è la mente che crea tutti i nostri contenuti, Giulia si occupa delle partnership con i marchi e della strategia, mentre Juelz è il nostro fotografo e operatore video.

Abbiamo molte serie di contenuti che amiamo, e che mostrano le donne sotto i vari aspetti: dalla nostra serie Women for Women, dedicata alle imprese gestite da donne, a Mani Mondays, che mette in mostra la creatività femminile nel settore della bellezza, alla nostra serie Spotlight, che presenta le storie delle collezioni di sneakers, fino alla nostra Athlete Showcase, che mostra il legame molto importante tra le atlete, la performance e le sneakers alla moda.

 

4- Qual è stata la difficoltà più grande che hai incontrato nel tuo percorso, all’interno del mondo delle sneaker?

Ci sono stati diversi ostacoli, ma anche molto sostegno da parte di altri membri della comunità. La difficoltà principale è stata la necessità di lavorare sempre 10 volte di più per inserirsi in certi spazi, essere invitate e considerate, o anche solo ritenute abbastanza adatte o competenti per partecipare, solo perché siamo donne.

5- Come vedete voi di Sneakersisterhood il mondo delle sneakers nel prossimo futuro, soprattutto per quanto riguarda le donne? 

Ci auguriamo che la scena continui a diventare sempre più inclusiva per le donne, che si tratti di dimensioni, rappresentazione dei creativi, storytelling ecc. Siamo tutte all’interno di questo mondo da così tanti anni che abbiamo visto molti cambiamenti positivi, e anche se alcune tematiche si sono sviluppate più lentamente di quanto vorremmo, nel complesso si è trattato di un cambiamento positivo.

6- Se dovessi dare un consiglio a una giovane donna che si avvicina oggi al mondo delle sneakers, quale sarebbe?

Siate voi stesse e non sentitevi obbligate a seguire le tendenze. Comprate ciò che vi piace, entrate in contatto con persone gentili e genuine, non concentratevi sul clamore o sul prestigio e non spendete più di quanto potete permettervi! Va bene anche avere solo poche paia in tutto, ampliando gradualmente la propria collezione.