Sneakers - February 22, 2021

L'Effetto Yeezy: Le Cinque Vite di Kanye West Pt.2

Raccontiamo la storia di come Kanye West è diventato un'icona del mondo sneakers e streetwear, da Reebok e Louis Vuitton fino a Nike e adidas.

Raccontiamo la storia di come Kanye West è diventato un'icona del mondo sneakers e streetwear, da Reebok e Louis Vuitton fino a Nike e adidas.

Andrea Procida

Se oggi pensiamo ad una persona che è stata una fonte d’ispirazione per il mondo delle sneakers e dello streetwear, tralasciando quindi il capitolo musicale e fashion, il primo nome che ci deve venire in mente è senza dubbio quello di Kanye West. Diciamoci la verità, se hai un età compresa fra i 25 e i 30 anni e ti senti parte di questa cultura che prende il nome di “Sneaker Culture”, probabilmente c’è stato almeno un momento nel quale West ti ha indicato la retta via per l’acquisto di una sneaker o qualsiasi altra cosa attinente a questo mondo.

Completiamo il percorso verso l’olimpio dello streetwear e delle sneakers di Kanye West in questa seconda parte dell’Effetto Yeezy. Nel caso te lo fossi perso, puoi trovare la prima parte qui.

Capitolo 4: Gli Anni di Nike

Il sogno divenne realtà ad aprile del 2009. Dopo una lunga attesa, le Air Yeezy vennero finalmente rilasciate nella colorazione “Zen”. La silhouette, creata da Mark Smith, poi da Nathan Van Hook, denominata appunto Air Yeezy, prendeva ispirazione da diverse scarpe. La suola, Glow In The Dark, era quella delle Air Assault mentre la tomaia richiamava modelli storici come le Air Tech Challenge II e le Air Jordan III.  Era la prima delle tre colorazioni. A maggio, infatti, vennero rilasciate prima le “Blink”, apparse per la prima volta nel video musicale di “Knock your down” di Keri Hilson, Kanye West e Ne-Yo, e per ultime le “Tan”.

Per vedere il vero e proprio deliro tra i collezionisti di tutto il mondo si dovrà aspettare il 2012 con il secondo capitolo della collaborazione tra Nike e Kanye West. È questo l’anno delle Air Yeezy 2. Così come per la prima silhouette anche queste vengono viste improvvisamente ai piedi di Kanye West senza che nessuno si aspettasse nulla. Le Air Yeezy 2 appaiono infatti per la prima volta ai piedi di West nel cortometraggio “The Black Mamba”. Un’altra apparizione avvenne durante il Coachella, ma non era ancora arrivato il momento di vedere le benamate sugli scaffali dei negozi.

Yeezy Red October

Tralasciando i vari sample tra cui le “MBDTF” chiamate come l’omonimo album, la release delle “Platinum” e “Solar Red” avvenne ufficialmente il 9 giugno 2012. I fan e i collezionisti impazzirono. I negozi furono presi d’assalto settimane prima per riuscire ad accaparrarsi il proprio paio, ma all’appello mancava ancora una colorazione: la “Red October”. Per la release ufficiale delle “Red October” bisognerà aspettare il 2014. Anche qui non mancarono di certo i colpi di scena. Il 25 novembre 2013, infatti, una notizia scosse tutti: la fine della collaborazione tra Kanye West e Nike. Ora, immaginatevi di essere un fan di West che aspetta la terza colorazione di Air Yeezy 2 e venite a conoscenza del fatto che il vostro rapper preferito ha firmato con adidas. Sicuramente avreste pensato che le “Red October” non sarebbero mai arrivate sugli scaffali. Se a tutto ciò aggiungete anche un tweet di Footlocker che annuncia un’ipotetica release per il 27 dicembre, risultato poi falso, la speranza la perdete del tutto. La verità fu che Nike decise di rilasciarle esclusivamente online, senza alcun tipo di preavviso, il 9 febbraio 2014.

È qui che finisce la storia tra Nike e Kanye West. Una storia che ha fatto innamorare un po’ tutti di questo mondo. La storia che ha fatto diventare West ufficialmente il re mida che oggi tutti noi conosciamo. Se in quegli anni la gente impazziva per le Jordan I “Bred” o per una VI “Infrared”, solo ed esclusivamente perché le aveva Kanye West, un motivo ci sarà pur stato.

Capitolo 4: Gli Anni di adidas

La notizia che Kanye West avesse firmato con adidas era ormai certa. Si attendeva solo che il rapper e il brand tedesco annunciassero la prima scarpa. Purtroppo per loro, le prime Yeezy firmate adidas furono mostrate da un tweet di un passeggero che immortalò la scarpa nelle mani di Kanye durante uno dei suoi tantissimi voli. Inizialmente si sarebbe potuto pensare che la scarpa fosse un possibile prototipo, ma in realtà le prime Yeezy BOOST 750 furono proprio così: tomaia in suede, suola BOOST, taglio high e l’ormai amata chiusura con lo strap in velcro, che aveva già caratterizzato i suoi modelli precedenti.

Per vedere la presentazione ufficiale della collezione adidas Yeezy bisognerà aspettare il mese di febbraio del 2015. Nessuna sfilata, ma semplicemente circa 100 modelli con indosso tutti i pezzi della Yeezy Season 1. In questa occasione, oltre alle 750 venne presentata anche una versione low denominata Yeezy BOOST 350, e una versione boot chiamata Yeezy BOOST 950. È proprio qui che inizia l’avventura tra Kanye e adidas. Ed è qui che torniamo alla nostra  “frattura” all’interno della “Sneaker culture”. Tralasciando il tormentone BOOST del biennio 2015-2016, dove adidas con le stesse Yeezy, ma anche con le UltraBOOST e le NMD, ha dominano il mercato delle calzature sportive, il fenomeno adidas e Kanye West ha portato moltissime persone ad avvicinarsi a questo mondo. Più che per passione, per business. Non che il resell prima delle Yeezy BOOST non esistesse, anzi, ma è proprio con queste scarpe che si può dire sia iniziato il boom. Quello che era iniziato con le Air Yeezy, con le Yeezy BOOST è definitivamente esploso: i primi campout super affollati con le relative problematiche, le prime raffle per evitare disordini fuori dai negozi, resell sfrenato da parte di chi fino a quel momento non c’entrava nulla con questo mondo. Una piccola anticipazione del “Game” che conosciamo oggi, con tutti i suoi pregi e difetti.

In questo ultimo periodo il fenomeno Yeezy sembra essersi placato, complice la moltitudine di modelli, colorway e restock che hanno saturato il mercato, e la contemporanea crescita di popolarità di modelli come le Dunk e le Air Jordan I. Tutto in linea con degli obiettivi che Kanye West ha sempre dichiarato: affermarsi definitivamente come designer e cercare di produrre il “maggior numero di scarpe per il maggior numero di persone possibili”. Una sorta di moda democratica. Oggi la partnership tra adidas e Kanye West sembra essere ancora solida con moltissime altre versioni pronte ad essere rilasciate. Una cosa è certa: se oggi ci sentiamo parte di questo mondo forse un po’ lo dobbiamo anche a Kanye West. Grazie Kanye!

Yeezy, Yeezy e ancora Yeezy