Banned Jordan IT

Sneakers - Aprile 9, 2020

Last updated on Novembre 26, 2021

Cosa sono le Jordan Banned?

Mattia Rinieri

Scrivo di sneakers e dintorni.

Banned Jordan Bloghero IT

Ogni cultura si fonda su momenti cruciali, storie tramandate oralmente e miti, le sneakers non fanno differenza. Che sia la storia di come Bill Bowerman ha creato le prime suole waffle per Nike, o come Nike ha rilasciato l’ultima Air Kanye prima che Kanye West passasse a Adidas, o di come le Jordan siano state vietate dall’NBA. Ma la sortie delle Jordan Banned non è chiara come le altre, perciò andremo ad esaminarla e proveremo a rispondere a questa domanda: Cosa sono le Jordan Banned?

In parole povere, le Jordan Banned sono il prodotto apocrifo di Jordan. La storia narra che Michael Jordan nel suo anno da rocky indosso le Jordan 1 che non si attenevano alla regola NBA riguardo le uniformi e fu immediatamente multato per ogni partita giocata indossandole. Nike credette nel giocatore e nel prodotto, scegliendo di pagare le multe pur di tenere il modello in campo. La cultura sneakers ha messo questo spirito di ribellione al centro della storia del brand creando fervore e lanciando la partnership più di successo del mondo delle sneakers. Nike ha anche creato dei grandi spot riguardo questo.

Questa è la storia che è circolata per più di tre decadi. Ma non è vera.

La storia vera è un po’ più oscura e sorprendentemente meno complicata.

Jordan Banned: La Storia Vera

È vero che Michael Jordan fu avvertito di non indossare sneakers colorate in campo quando giocava per l’NBA, ed è vero che le Jordan 1 nere e rosse avrebbero infranto il codice della divisa, ma le scarpe che hanno causato l’avvertimento non erano affatto Jordans. All’epoca, le Air Jordans erano ancora in fase di sviluppo, così Nike e Jordan hanno scelto un paio di scarpe che fossero visivamente simili: l’Air Ship. L’Air Ship è per lo più scomparsa dalla coscienza collettiva fino all’anno scorso, quando Nike ha raccontato la storia e ha riportato la scarpa nel New Beginnings Pack. Ma non ci sono prove che Jordan abbia giocato una sola partita in Air Jordan 1s durante il suo anno da rookie.

Ci sono fotografie di Jordan che indossa le Jordan 1 durante la sua prima stagione, ma mai in campo durante una partita regolare. Le ha indossate per l’All-Star Dunk Contest, per i servizi fotografici e per le partite non ufficiali, ma mai durante la stagione. Ci sono anche alcune foto di Jordan che indossa le Jordan 1 durante la successiva stagione regolare, 1985-1986, ma dato che si è rotto il piede dopo le prime tre partite, non ha giocato la maggior parte di quella stagione. E non è l’unico elemento che la storia si sbaglia: Nike non ha mai pagato una multa all’NBA.

La lettera dell’NBA, firmata dal Vice Presidente Esecutivo Russell T. Granik, potrebbe certamente essere presa come una minaccia di multa, ma né l’NBA né Nike sono state in grado di fornire la prova che le multe siano state richieste o pagate. Riferimenti a “5.000 dollari a partita” si possono trovare in tutte le repliche del racconto, ma l’unica prova di questo pasticcio arriva sotto forma di lettere che implicano multe future, ma niente dopo.

Banned Jordans Letter IT

La lettera a Nike da Vice Presidente Esecutivo dell’NBA Russel T. Granik riguardo le sneakers di Michael Jordan.

Quindi l’identità storicamente accurata delle Jordan Banned è che non esistono, nonostante quello che dicono gli annunci e i narratori. Ma noi ipotizziamo che ci sia una verità molto più sottile.

L’Impatto “Banned”

Quando Michael Jordan ha firmato con Nike per creare il suo marchio di sneakers è stato un momento monumentale. Non solo perché Jordan avrebbe avuto un incredibile successo e sarebbe stato celebrato per generazioni, alzando sia il suo cache che quello di Nike, ma perché era la prima volta che un marchio come Nike correva un rischio così significativo per un giovane di colore. Nike non era certamente grande allora come lo è oggi, ma il successo reciproco è cresciuto grazie a questo rapporto fondamentale, e Nike aveva molto da perdere se Michael Jordan non avesse avuto lo stesso successo che ottnenne. Il loro rapporto fu un vero e proprio investimento.

Lo spirito di rinnegamento favorito dall’imprecisa storia delle Jordan Banned era vero, solo che non si trattava delle scarpe. Si trattava di dare a generazioni di fan sottovalutati qualcuno da ammirare e offrire una strada per il successo che non era mai esistita prima. Ogni volta che Jordan andava a canestro, dimostrava la sua eccellenza nera, e la sua posizione in azienda alla pari con gli uomini d’affari bianchi dimostrava che un Paese con radici segregazioniste poteva fare spazio a un progresso reale ed equo. È un messaggio che risuonava più lontano e più profondo di un’intelligente trovata di marketing, ma che la storia ha aiutato a raccontare.

Quando si parla di sneakers, “Banned” è ora solo una colorway. Le scarpe che oggi sono ampiamente accettate come “Banned Jordan” sono le Bred Jordans, o Black and Red Jordan 1. Alcune versioni hanno delle X su di esse per illustrare che sono “Banned”, ma come “Shattered Backboard” o “Royal”, queste parole hanno un loro significato. La parola non è letteralmente collegata a un evento reale, ma piuttosto a una storia incredibile che ha posto le basi di un intero mito e di una cultura che vi è stata costruita sopra. Gran parte della cultura delle scarpe da ginnastica è scambiata tramite voci, sussurri e anticipazioni. La storia di Banned è solo la prima. E come le altre che sono seguite, alla fine riguarda più la storia che altro. È un messaggio. Ogni paio nell’armadio di un fan è un promemoria di ciò che significano la pelle, i punti e le suole in EVA – non di ciò che sono letteralmente. Sono la rappresentazione di una storia più ampia in cui ogni fan di sneakers si inserisce, per raccogliere un pezzo di storia o per emularla per un futuro più grande.