Apparel - Marzo 3, 2021

Last updated on Febbraio 22, 2022

Fear of God: La Missione Di Jerry Lorenzo

Jerry Lorenzo è diventato uno dei designer contemporanei più importanti grazie ai grandi successi che ha raggiunto in soli 5 anni con Fear of God, vantando collaborazioni con Nike e Ermenegildo Zegna. Ripercorriamo la sua carriera per capire il significato dietro i capi di Fear of God e il suo processo creativo.

Jerry Lorenzo è diventato uno dei designer contemporanei più importanti grazie ai grandi successi che ha raggiunto in soli 5 anni con Fear of God, vantando collaborazioni con Nike e Ermenegildo Zegna. Ripercorriamo la sua carriera per capire il significato dietro i capi di Fear of God e il suo processo creativo.

Alessandro Ranieri

Inizialmente, il destino di Jerry Lorenzo sembrava indirizzato in una unica direzione: lo sport. Suo padre, Jerry Manuel, è stato un famoso giocatore, coach e manager nella MLB, la lega di baseball americana. Quando si è figli d’arte, si rischia di rimanere intrappolati nell’ombra di un’eredità pesante da mantenere. Jerry Lorenzo, prima di dar vita a Fear of God, era un giocatore professionista da baseball e anche di un buon livello. La strada era tracciata.

Nel professionismo, Lorenzo alla fine non fece molta strada e decise di completare il suo MBA alla Loyola University di Chicago, di giorno, e lavorare in un magazzino del brand italiano Diesel, di sera. L’obiettivo principale era iniziare a piantare i primi semi per la sua crescita nella moda, analizzando dall’interno i meccanismi dove poter operare e creare la propria identità. Lavorando in Diesel si concentrò su un aspetto particolare: sviluppare un nuovo tipo di vestibilità. Ma mancava ancora la scintilla che darà il via a Fear of God.

Nel 2008, Lorenzo lasciò il suo lavoro da Diesel e decise di ritornare nello sport, come agente per diversi atleti, tra cui Matt Kemp. Il giocatore della MLB entrò in stretta confidenza con Lorenzo e, conoscendo la sua vena artistica, gli chiedeva spesso di procurargli dei capi pressoché introvabili per stile, dimensioni, taglio e vestibilità. I primi prototipi di FOG, realizzati quasi “per gioco” o comunque per soddisfare le esigenze del suo assistito, si rivelarono come i manifesti della sua mentalità: colmare “i vuoti” nei guardaroba con capi comodi, non troppo elaborati e di uso quotidiano. Nel frattempo, per mantenersi e avere dei risparmi, Lorenzo iniziò ad organizzare a Los Angeles le “JL Nights”, serate che avevano come ospiti principalmente rapper e atleti famosi. Così, la sua cerchia di conoscenze iniziò a crescere come il suo nome.

Fear of God nacque ufficialmente nel 2013 a Los Angeles con un lookbook comprendente camicie di flanella allungate  senza maniche, giacche bomber, sneakers militari, pantaloni della tuta a vita bassa e felpe con cappuccio a maniche corte con delle cerniere ai lati. Jerry Lorenzo ha più volte detto di non considerarsi un designer ma un “campionatore culturale”. I suoi capi hanno un’anima pesantemente influenzata da personaggi della sua infanzia come Allen Iverson, Kurt Cobain e John Bender, quindi che si rifanno al passato. Ha ereditato l’amore per il vintage da sua madre, che andava spesso a fare shopping di antiquariato e lo trovava una pratica interessante. Rielaborare abiti non più utilizzati, o comunque arrivati alla fine della loro “prima vita” , lo ha sempre affascinato. E, in Fear of God, è facilmente notabile.

La nascita del brand non è stata pensata per immettersi in un mercato già saturo, ma posizionarsi su una sottile linea d’orizzonte capace di creare uno stile meno consumistico e più concettuale. A riprova di ciò, le collezioni di Fear Of God non escono seguendo le classiche scadenze da fashion week – cioè, in inverno si presentano gli abiti per l’estate e così via – ma, come ha sempre specificato Jerry Lorenzo, solo quando sono realmente completate. Un cambio di rotta anticonformista e figlio della mentalità indipendente del designer di Sacramento. Infatti, il brand non è guidato da proprietà esterne ma completamente nelle sue mani, dal processo creativo fino alla gestione manageriale.

La scelta di chiamare il brand Fear Of God non fu casuale. Jerry Lorenzo arriva da una famiglia di matrice cristiana radicale, dove la religione era profondamente intrecciata con la quotidianità . Come spesso affermato dallo stesso Lorenzo, la fede è stata la sua stella polare. “My Utmost For His Highest” di Oswald Chambers, una raccolta di ispirazioni religiose suddiviso in 366 sezioni per ogni giorno dell’anno, nella famiglia di Lorenzo rappresentava un tassello fondamentale per vivere una vita dignitosa. In un’intervista nel 2017 per Complex, Jerry Lorenzo tocca questo aspetto:

“Ho sempre voluto fare qualcosa intorno al cristianesimo, ma era troppo banale. Quando ho letto [My Utmost For His Highest], sapevo di avere le fondamenta e la base per andare avanti. Era abbastanza per me su cui costruire. Sapevo di avere un nome per la compagnia”.

La quarta collezione di FOG del 2015 venne lanciata con un piccolo cortometraggio intitolato “How Great Is Our God”, sempre a rilanciare il tema della cristianità. “[FOG] Non è un brand cristiano, ma uno che rappresenta cose che mi piacciono, come Dio”, ha detto Jerry Lorenzo in più occasioni. Una delle cose più apprezzate da Jerry Lorenzo, è propria quella di creare capi senza troppi fronzoli. Il suo motto è “solution-based”. L’aspetto creativo di Fear Of God è incentrato su questa precisa filosofia di business, completamente focalizzata sulla qualità e la comodità. I tessuti da Lorenzo arrivano principalmente da Italia e Giappone, dove l’industria manifatturiera ha un approccio pragmatico, ma il suo sguardo è anche rivolto ai materiali vintage come sacchi a pelo, giacche militari e tutto ciò con un ciclo di vita ancora medio-lungo. Chiaramente, i rapporti con Kanye West lo hanno influenzato a ricercare un minimalismo moderno, ma rivisitato a modo suo. Il rapper di Chicago, per la realizzazione della Yeezy Season 1 e della prima collezione in collaborazione con A.P.C, volle Lorenzo all’interno del suo design team e il suo talento venne messo in una vetrina d’argento.

jerry lorenzo kanye west

Nel 2015, in occasione del Purpose Tour di Justin Bieber, Lorenzo ideò tutto il merchandising e gli abiti indossati dalla popstar canadese. Da quel momento, il ruolo dei vestiti “usa e getta” spesso presenti agli show live è cambiato radicalmente. Si sono trasformate in vere e proprie collezioni da acquistare in posti esclusivi e come qualcosa da testimoniare nel tempo. Anche in occasione del “DAMN”. tour di Kendrick Lamar e del “4.44” tour di JAY Z,Lorenzo fu coinvolto per realizzare il merch.

Il 2015, è stato l’anno della svolta definitiva. L’ex-store Barneys, uno dei più famosi magazzini al mondo chiuso per bancarotta lo scorso anno, decise di aggiungere FOG alla selezione dei brand venduti nel suo store. Fu il primo grande rivenditore a offrire pezzi venduti esclusivamente nei loro negozi. Il successo di FOG attirò l’attenzione dei grandi brand come Nike, poi confluita con la creazione dell’Air Fear Of God 1 e l’Air Skylon 2, ma non solo: iniziarono a fioccare le collaborazioni con Vans, Converse, MLB per poi arrivare all’apice, con Zegna nel 2020 (ne ho parlato qui).

jerry lorenzo allen iverson

Nel 2017, venne lanciata“1987”, una collezione completamente incentrata sullo sportswear che omaggia la golden age della NBA,  quella della rivalità tra Lakers e Celtics. L’amore di Lorenzo per il basket è una delle influenze più note, basta vedere il suo tributo ad Allen Iverson, in occasione del lancio della Nike Air Fear of God 1 “The Question”, con tutte le pose del leggendario numero 3 dei Sixers riprese dal designer con il fotografo Gary Land.

Fear Of God si stabilisce su un range di prezzi elevati, e quindi non accessibile a tutti. Da ciò, Jerry Lorenzo concepì ESSENTIALS, una linea molto più economica e “popolare”, venduta in esclusiva su SSENSE e PacSun negli Stati Uniti ed END Clothing in Europa.  Il nome stesso chiarisce l’obiettivo di Lorenzo: creare capi “essenziali”, per l’appunto, per la nostra frenetica vita quotidiana. Capi semplici, multiuso e, soprattutto, di ottima qualità tessile.

Nel corso di questi otto anni, Lorenzo ha mostrato quanto sia legato ai principi cardine della sua vita. Integrità e famiglia. Il fatto stesso di rimanere in America ricalca la sua voglia di creare qualcosa di sofisticato per la realtà quotidiana. La sua è un’aspirazione “americana” che segue il modello Ralph Lauren, cioè diventare un’icona nell’intera cultura popolare. Quindi, far diventare FOG l’emblema della gente di tutte le classi sociali.

jerry lorenzo

Fear Of God si candida ad essere uno dei maggiori brand pronto a mettere la creatività al servizio della familiarità. E dopo l’annuncio di una nuova partnership con Adidas Basketball, senza nessuna anticipazione social, c’è da aspettarsi qualcosa di rilevante. L’impatto globale che Jerry Lorenzo e Fear of God hanno avuto sulla cultura e sull’industria è innegabile. Jerry è un visionario creativo e incarna una vera espressione dello spirito imprenditoriale di oggi”, ha detto Brian Grevy di Adidas.

“L’autentico legame di Jerry con lo sport, la profonda comprensione dell’industria calzaturiera e del passato, e la capacità di reinterpretare l’eredità e visualizzare il futuro ci entusiasma. Non vediamo l’ora di lavorare con lui per ispirare la prossima generazione di creativi, atleti e comunità del basket”.