Agosto 19, 2020

FootbAll Nerds: l’amore per il gioco

Mattia Rinieri

Scrivo di sneakers e dintorni.

In questo ultimo episodio di Pronto per il Match abbiamo intervistato i due fondatori di footbAll Nerds, Fabio Pisanu e Claudio Paciello.

In questo ultimo episodio di Pronto per il Match abbiamo intervistato i due fondatori di footbAll Nerds, Fabio Pisanu e Claudio Paciello.

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Durante il lockdown le nostre vite sono cambiate in modo veloce e sorprendente, permettendoci di scoprire nuovi lati di noi stessi e sviluppare nuove abitudini. Abbiamo messo insieme un gruppo di amanti ed insiders nel mondo del calcio per capire come hanno vissuto la loro passione per il gioco e se effettivamente si estende ben oltre il campo.

FootbAll Nerds è un’istituzione quando si tratta di scegliere i nuovi scarpini per la stagione, che sia per il calcetto del lunedì con gli amici o per la partita della domenica, ogni prodotto è analizzato nei minimi dettagli per farti scegliere quello adatto a te. I due fondatori, Fabio Pisanu e Claudio Paciello, ci hanno parlato a tutto campo di come hanno affrontato il lockdown e dei loro scarpini preferiti, saranno in linea con quelli selezionati da StockX per il 2020?

Molte volte l’assenza aiuta a capire quanto una cosa o una persona sia effettivamente importante nelle nostre vite. Cosa vi è mancato di più del calcio durante questo periodo?

Crediamo che la mancanza più grossa sia stata quella della dimensione “sociale” del calcio. Il lockdown ci ha mostrato chiaramente che la cosa che ci mancava era la possibilità di vedere gli amici, i compagni di squadra, quelli con cui vai allo stadio. Ma direi persino gli avversari, in fondo…

Durante il lockdown, abbiamo fatto a meno di cose che pensavamo indispensabili, dalle cene al ristorante alle birre con gli amici, riuscendo a rimpiazzarle con altro. Il calcio è stata una di queste cose? Se sì, cosa ha preso il suo posto?

È chiaro che in una circostanza come quella che abbiamo vissuto, la rinuncia al calcio andava accettata. Per il calcio “guardato” molti hanno sopperito con il recupero di vecchie partite online e tanto gaming, fra PES, FIFA e Football Manager. Ma la cosa davvero insostituibile è stata la routine del calcio giocato, il borsone degli allenamenti, la sensazione del campo, l’agonismo, lucidare gli scarpini prima del weekend. Quella non siamo riuscita a sostituirla con nulla.   

Il calcio è stato fermo per mesi e la sua importanza nei media è passata da 100 a 0 in breve tempo. Questo vi ha fatto capire che nel grande insieme delle cose questo sport è sopravvalutato?

Crediamo che ad essere sopravvalutata sia soprattutto la dimensione mediatica del calcio, quella routine dei giornali e delle tv che – infatti – a un certo punto hanno rinunciato a raccontare qualcosa che non riuscivano più a inquadrare e decifrare, senza le partite ogni due giorni o il calciomercato. Il nostro punto di vista è diverso, è legato al calcio come comunità appassionata ed aperta e credo sia – invece – un po’ sottovalutato.

Ora che il calcio giocato è tornato, cosa vi entusiasma di più? Giocare con gli amici o la lotta scudetto?

Il calcio negli stadi vuoti, giocato alle 17:30 o ogni due giorni ha – purtroppo – poco dello sport che amiamo. Sappiamo che la macchina poteva rimettersi in moto solo così e va bene. Però in questo momento, come emozione, nulla è all’altezza del tornare in campo per una partitella fra amici, con quella bella adrenalina pre-gara.

Il lockdown ci ha anche permesso di generare nuove idee ed iniziare nuovi progetti che non avremmo mai immaginato, per esempio i tifosi sugli spalti ricreati con un software durante la finale di Coppa Italia. Ci sono dei progetti che avete concepito durante il lockdown e che faranno parte del vostro futuro? Se sì, quali?

La pausa ci ha permesso di concentrarci su 2-3 cose nuove, da affiancare a quello che già facciamo. Lato editoriale abbiamo inaugurato un podcast sul mondo del design e delle maglie, “Kitpocalypse Now”, che trovate su Spreaker e Spotify per adesso. Inoltre, abbiamo potuto seguire le tesi degli alunni che affianchiamo con lo IED Milano e lavorare a un progetto ambizioso, legato al mondo a noi tanto caro del concept kit design. Vogliamo creare la possibilità di trasformare in realtà, acquistabili e indossabili, le maglie che i kit designer amatoriali postano sul web.

adidas Predator

3 scarpini: il più iconico di sempre, quello che vi suscita più emozioni e quello perfetto per il calcetto del lunedì

Nel team di footbAll Nerds si scontrano due generazioni diverse, per cui pareri assoluti come questo vanno sempre mediati. A livello di iconicità pensiamo che pochi possano competere con la Copa Mundial di adidas che, anche solo per la visibilità acquisita in 40 anni, è sinonimo di scarpino in buona parte del mondo. Per le emozioni ci affidiamo a un’altra adidas storica, la Predator Mania, scarpa che solo a nominarla evoca giocate e serate speciali firmate Beckham, Zidane, Kakà, Rui Costa e molti altri. Per il calcetto del lunedì amiamo invece guardare al presente e al futuro, provando tutto ciò che c’è di più avanzato e moderno sul mercato. Una fissa delle ultime settimane è la Nike React Gato, che ha portato sugli scarpini da futsal o street soccer 2-3 delle migliori tecnologie di Nike ed è davvero interessante.