Sneakers - Ottobre 19, 2021

Last updated on Novembre 16, 2021

I Pionieri delle Collaborazioni Giapponesi

Un viaggio alla scoperta dei brand e retailer giapponesi che hanno trasformato in leggenda le sneaker collaborative, punto fermo della moda streetwear passata, presente e futura.

Un viaggio alla scoperta dei brand e retailer giapponesi che hanno trasformato in leggenda le sneaker collaborative, punto fermo della moda streetwear passata, presente e futura.

gianluca zitelli

Il clima di collaborazioni che c’è nell’aria di questo 2021 e del prossimo 2022 si fa sempre più tagliente. L’anno corrente ci ha dimostrato come questa wave stia diventando variegata e internazionale, senza dimenticarsi di coinvolgere anche temi etici e sociali sempre più rilevanti e presenti nelle vite di tutti, anche di chi non vive di pane e sneakers. Quello che non manca mai sono le collaborazioni giapponesi. Quel tipo di prodotti ormai onnipresenti, quasi storici si può dire, che il pubblico occidentale a volte fatica a comprendere ma che dopo il lancio diventano instant classic. Da capostipiti della sneaker culture, i brand e retailer del Sol Levante non falliscono quando si tratta di emozionare e spesso restituire lustro a modelli ormai usciti dal radar della moda e dell’hype. In questo articolo parleremo proprio di loro, dei colossi giapponesi che hanno saputo rappresentare e rivoluzionare il mondo delle sneaker collab e la moda internazionale.

 

ATMOS

Il leggendario retailer nato dalla mente di Hidefumi Hommyo nel 2000 può vantare di aver dato il via alla mania delle collaborazioni in Giappone con una delle sneaker tuttora più famose e ambite, la Air Max 1 “Safari” del 2002. In grado di vantare quasi 300 collaborazioni nella sua storia, Atmos è sicuramente uno dei capostipiti più attivi e conosciuti della sneaker culture internazionale, cosa che gli ha permesso di trasformarsi da piccolo store di Harajuku ad catena di negozi, mete di pellegrinaggio di tutti gli appassionati locali e non.

Gli altri modelli Atmos da ricordare sono sicuramente le Nike Air Max 1 Viotech, il Nike ”Animal Pack” composto da una Air Max 1 e una Air Max 95, la Nike Air Max 1 Elephant e per concludere la Reebok Instapump Fury in colorazione “Citron Animal”. Come mai così tante Air Max 1? Perchè per anni è stata la sneaker più venduta a Tokyo e da sempre accostata al nome del leggendario retailer.

Mita Sneakers è l’altro colosso giapponese dello sneaker retail. Famoso per la sua varia ed estesissima lista di collaborazioni, è a tutti gli effetti il precursore delle sneaker collab giapponesi, quando tutto questo mondo era ancora una passione relativamente di nicchia.

La prima collaborazione, quella che li ha resi famosi, è l’eterna rivisitazione della New Balance MT580 insieme a Real Mad Hectic, di cui sono uscite numerose edizioni. Gli altri modelli da ricordare sono poi la Puma Clyde “Mita $1000”, la ASICS Gel-Lyte III “mita 30th Anniversary” e la ricercatissima Nike Air Max 95 “Prototype”.

NEIGHBORHOOD

Brand ideato da Shinsuke Takizawa nel 1994, NEIGHBORHOOD (anche abbreviato in NBHD) nasce anch’esso ad Harajuku, la culla dello streetwear giapponese. Fortemente ispirato alla cultura americana e più in particolare al mondo militare, dei biker e del Rock ‘n Roll, è caratterizzato dall’utilizzo del colore nero e del verde militare. E’ diventato famoso in tutto il mondo anche grazie alla lunga collaborazione con Adidas, in cui ha coinvolto silhouette come NMD, Superstar e Ultraboost. Oltre a questi ricordiamo anche una Vans Sk8-Hi e una Nike Terminator High insieme a Stüssy.

Jun Takahashi, socio di vecchia data di Nigo, lancia il brand Undercover in occasione dell’apertura del loro store Nowhere. Dalla forte impronta punk e street, cresce poi affacciandosi al luxury e alle passerelle non solo di Tokyo ma di tutto il mondo. Anche la lista di sneaker collab non scherza: Takahashi non sbaglia un paio, soprattutto se parliamo di Nike e Converse e delle più recenti collaborazioni. Le più gettonate sono sicuramente le Nike React Element 87, le Nike Daybreak e le Converse Chuck Taylor All-Star 70s Hi.

Brand estremamente conosciuto in Giappone per la sua forte impronta militare e la capacità di andare sold-out in pochi minuti, più o meno come siamo abituati a vedere per Supreme e Palace. Fino a poco tempo fa trovare il brand al di fuori del Giappone era difficilissimo, proprio perché l’unico modo per visionare i prodotti e acquistarli era andare direttamente nel loro showroom oltreoceano. Le collaborazioni insieme a New Balance e Vans sono state fondamentali per far conoscere il brand in Europa e nel mondo: le più significative sono le Vans Old Skool, la famosissima versione delle New Balance 992 e la più recente 990.

BAPE

Beh, la sua fama lo precede. Spinto dall’aver toccato con mano il successo di Undercover all’interno del suo store Nowhere, Nigo dà vita al suo stesso brand: A Bathing Ape, anche conosciuto come BAPE. Il suo essere stato assistente di Hiroshi Fujiwara ha svolto un ruolo fondamentale nel creare uno dei brand più iconici e riconoscibili della storia dello streetwear internazionale, anche grazie a prodotti come la leggendaria Bapesta. Leggendarie sono anche le sneaker collab a cui ha prestato il suo pattern, come la longeva collaborazione con Adidas in cui ha rielaborato una Superstar, una Ultraboost e una ZX8000. Oltre a queste, le collaborazioni più particolari sono New Balance 2002R, le ASICS Gel-1090 e un inaspettato paio di Timberland Chukka Boots.

Comme Des Garçons

Spesso abbreviato in CDG, il brand nasce nel lontano 1969 dalla mente di Rei Kawakubo. Famoso per le sue stampe sgargianti e il suo utilizzo di architetture all’interno dei capi, fin dagli albori CDG ha sempre sfidato la prospettiva dettata dall’industria, soprattutto a livello di silhouette. La lista di collaborazioni con Nike e Converse è lunghissima e si può tranquillamente affermare che è il brand giapponese che più ha avuto successo da questo punto di vista. Ogni paio su cui ha messo le mani è diventato un instant classic e decidere quale sia il più bello è letteralmente impossibile. Oltre alle ormai classiche All-Star 70s Hi, le più iconiche sono la Nike Dunk High, la Nike Air Max 180 e le due Nike Air Force 1, una Mid e una Low in collaborazione con Supreme.

FRAGMENT

Hiroshi Fujiwara, il “padrino dello streetwear”. Globalmente riconosciuto come la scintilla che ha dato vita al movimento che ha rivoluzionato il fashion moderno, è anche l’ideatore di Fragment, che noi conosciamo come brand ma che nella sua testa è più un progetto. La chiave del successo è stata proprio la collaborazione: che fossero borracce, videogiochi, utensili o abbigliamento poco importa, tutto diventava oro tra le mani di Hiroshi. Inutile dire che lo stesso è stato quando ha avuto a che fare con le sneakers: partendo da una delle sneaker più ricercate in assoluto, la sua versione della Nike Air Jordan 1 Retro, ci ha anche regalato una Air Jordan 3 Retro, una Air Force 1 con Clot e per concludere la già leggendaria Air Jordan 1 nata insieme a Travis Scott.

SACAI

Uno dei brand più particolari e riconoscibili del panorama giapponese: le idee ibride di Chitose Abe risalgono al 1999, dopo aver fatto la gavetta al cospetto di maestri come Rei Kawakubo e Junya Watanabe. Spopola presto in Giappone e non solo: persone del calibro di Anna Wintour e Karl Lagerfeld promuovono i suoi prodotti, posizionandola sulla rampa di lancio. Tanto ha fatto anche la sua recente serie di collaborazioni con Nike, che riprendono alla perfezione lo spirito e lo stile del brand e che hanno avuto un successo inaspettato. I tre modelli della serie sono la LD Waffle, la Blazer Mid e Low e la Vaporwaffle, in miriadi di colori diversi.

Masaaki Homma è il volto dietro a mastermind Japan, brand dai toni punk e dark che è passato dall’essere sull’orlo del precipizio finanziario a uno dei più iconici della scena streetwear oltreoceano. Il suo logo è composto da un teschio con le ossa incrociate, mastermind è famoso per non identificarsi né come streetwear né come luxury, nonostante i prezzi siano molto alti. Proprio grazie al mercato americano Homma riuscì a salvare il suo brand, e non trascorse molto tempo prima di vederlo indossato da personaggi come Justin Timberlake e ASAP Rocky. Molto attivo anche dal punto di vista delle collaborazioni, famose sono le sue versioni della Superstar e della NMD di Adidas, oltre ad una Vans Sk8-Hi e un’inaspettata Timberland.

 

Questa panoramica di certo non basta per rendere totalmente giustizia all’importanza e alla varietà dei brand giapponesi in ambito sneakers. Sicuramente, però, ora sapete quali sono i pezzi da novanta dello sneaker game del Sol Levante, i modelli che dovrebbero essere nella tua collezione e nella tua sneaker rotation. Se vuoi metterti il Giappone ai piedi, ora non hai che l’imbarazzo della scelta.

BONUS