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Apparel - Novembre 3, 2021

Last updated on Novembre 5, 2021

Il Lusso di Strada nel DNA di Palm Angels

Il successo di Francesco Ragazzi e del suo brand è diventato un caso in Italia e in tutto il mondo. Ma qual è la sua genesi?

Il successo di Francesco Ragazzi e del suo brand è diventato un caso in Italia e in tutto il mondo. Ma qual è la sua genesi?

Alessandro Ranieri

Il mondo della moda rappresenta un continuo circolo di ispirazioni personali, influenze esterne e il pinnacolo di esperienze attorno al mondo. Quando Francesco Ragazzi, art director di Moncler, ha riunito tutti questi concetti per la nascita del suo brand si è elevato come uno degli innovatori contemporanei più in voga.  L’estetica di Palm Angels non guarda all’Italia nella sartoria, ma nello spirito arrogante e confidente. Allo stesso tempo, non lo si può definire un semplice marchio d’abbigliamento quanto la materializzazione di una visione. 

Nella mente del suo creatore c’era sempre qualcosa che lo faceva sentire vivo: l’aria di Los Angeles. Il brand affonda le sue radici nel 2014,  quando Ragazzi pubblica un libro fotografico con il titolo “Palm Angels”, per l’appunto, in cui descrive la vivace scena skate losangelina. Infatti, il brand che conosciamo oggi parte dalla vena documentaristica e fotografica del suo fondatore, da sempre in giro per il mondo per testimoniare le diverse sottoculture legate al mondo dello streetwear. Il nome del brand richiama proprio le palme che fanno da panorama agli skaters di Los Angeles, che fluttuano in aria come angeli.

palm angels rizzoli book

La vera passione di Ragazzi è la cultura americana nella sua totalità, che lo spinge a farne il perno di ogni suo lavoro. Prima di Palm Angels, Francesco Ragazzi ha vissuto un’importante esperienza in Moncler come Art Director che si è dimostrata fondamentale per i suoi progetti futuri. La passione per la cultura americana, l’hip-hop e lo skate su tutti, è sempre stata la sua influenza più forte e decisa, come si nota nella struttura di Palm Angels. Nel 2015, anno ufficiale di nascita di Palm Angels, lo scopo era uno: colmare il gap tra lusso e streetwear, attraverso l’omaggio alla vita losangelina in tutte le sue sfaccettature. 

Francesco Ragazzi ha creato Palm Angels con l’idea di plasmare un lifestyle a 360 gradi. Il libro pubblicato nel 2014 dimostrava la voglia di rivedere il mondo dello streetwear, e della cultura skate americana, secondo una prospettiva differente: tracciare un fil rouge tra le passerelle milanesi e i playground americani.

pharrell williams con francesco ragazzi

Immagine Neptune

“Non mi piace quando le persone prendono ispirazione da Los Angeles ma non sanno davvero di cosa stanno parlando”, ha affermato con forza Ragazzi in un’intervista a SSENSE. Il suo rapporto con la città americana è qualcosa di viscerale, che va oltre la semplice ispirazione per il suo brand. È il suo paradigma di vita e il punto di partenza per ogni suo progetto. Grazie a Palm Angels, Ragazzi ha dato nuova linfa alla vita modaiola milanese ancora troppo ancorata al passato. Lo streetwear era un fenomeno che diventava sempre più imponente, ed il mondo del lusso non aveva altra scelta se non “scendere” in strada e creare un legame. Palm Angels rappresentava il perfetto connubio dei due mondi. 

Gran parte della vita di Francesco Ragazzi si è concentrata nelle strade, negli skate park e nelle spiagge di Ventura e Los Angeles e ciò si vede nel brand. L’Art Director di Moncler non ha mai dato l’impressione di elevare Palm Angels a qualcosa di elitario, ma piuttosto dimostrare che è possibile avere successo andando controcorrente. 

palm nagels skate

Immagine tratta dall’omonimo libro del 2014

In una dichiarazione per Forbes, la personalità di Ragazzi (e di Palm Angels) emerge in questa frase: “Mi sento un outsider in Italia, perché forse ho una mentalità più americana. Ma sono anche un outsider in America, perché la mia mentalità è più italiana della loro”. Ecco spiegato il concetto di Palm Angels come brand globale e non rilegato ad un’unica sfera, cioè quella streetwear. 

La passerella per Ragazzi è la stessa dei grandi marchi italiani di lusso, ma con un approccio diverso: felpe con cappuccio, loghi di palme, palette di colori Rastafari, vestibilità oversize, giacche chiodate, richiami alla marijuana. L’estetica di Palm Angels ha sempre raccontato una storia, attraverso la cultura skate e un po’ grunge losangelina. Ragazzi aveva già intercettato i desideri delle nuove generazioni: sentirsi parte di una comunità. L’utilizzo dei social media ha permesso l’integrazione di Palm Angels nella cultura moderna. Molti direbbero grazie a tecniche di marketing studiate a tavolino, e questo è innegabile, allo stesso tempo Ragazzi ha puntato su una comunicazione diretta ai consumatori più giovani, provando ad educarli con il racconto di culture diverse tra loro.

palm angels ss21

Immagine Vogue

Per il lancio della collezione SS21 è stato prodotto un mini-documentario in cui Ragazzi si racconta e si distacca dal concetto di “designer”:ama definirsi un “creativo anarchico”. Contemporaneamente, ha lanciato una zine in cui viene raccontato il processo creativo dietro la collezione, le varie influenze e l’impatto del lockdown sul brand con il contributo dei fotografi come David Sims, Rosie Marks, Lea Colombo ed Enzo Ragazzini, e i pittori Friedrich Kunath e Thrush Holmes, il graphic designer Javier Jaén e l’artista visivo Javier Calleja. 

Questa collezione rappresenta un passo importante per la crescita di Palm Angels, che non si è fermato e si è evoluto mescolando i codici delle uniformi militari con elementi della cultura reggae, tonalità vivide e con i colori della bandiera giamaicana. La collezione sviluppa una storia in tre “atti”, appartenenti a momenti dif­ferenti: Military a febbraio, Fishing Club a marzo e Exodus a maggio 2021. 

Nell’ultimo anno, Ragazzi ha specificato sempre più spesso l’intento di creare un brand globale e la conferma è arrivata con l’entrata di Palm Angels nel kidswear e nell’eyewear.

All’ascesa di Palm Angels hanno contribuito le collaborazioni con Vlone, Team Wang, Suicoke, Under Armour, Setai, Jaguar, Moncler e Missoni. Con il brand di Remo Ruffini, la collaborazione del 2018 per il Genius Project ha rappresentato la chiusura di un cerchio. Ragazzi aveva iniziato la sua carriera nel fashion con uno stage nell’ufficio stampa di Moncler per poi diventarne l’Art Director ed, infine, uscirne per creare il proprio brand. La recente partnership ha lasciato ampia libertà a Ragazzi, permettendogli di unire la rigidità dei capi Moncler all’eclettismo e allo stile vandalico di Palm Angels. L’ispirazione principale per questa capsule è stato un evento in particolare: nel 2014, un una grande X rossa disegnata da un writer sul muro di una retrospettiva di Jeff Koons al Whitney Museum Of American Art. 

Così, Ragazzi ha fatto lo stesso vandalizzando l’iconicità di Moncler. Seguendo il successo del 2018, Palm Angels è stato uno dei protagonisti del recente progetto di Moncler MONDOGENIUS, un’esperienza phygital che coinvolge 5 città nel mondo con 11 collezioni in mostra. 

Oramai, Palm Angels è una realtà più che consolidata e si prepara ad essere un colosso globale nel futuro. La storia di Francesco Ragazzi ci insegna che la passione è la benzina di ogni sogno, anche i più difficili.

Palm Angels x Moncler Genius

 

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