Apparel - Settembre 18, 2023

Last updated on Settembre 22, 2023

Il grungecore sta prendendo il sopravvento

Vi sono chiari segnali di una prossima grande rivitalizzazione culturale: il Grunge.

Vi sono chiari segnali di una prossima grande rivitalizzazione culturale: il Grunge.

L’era post-COVID 19 della moda è stata definita da una rivitalizzazione delle sottoculture, ognuna delle quali enfatizza l’espressione di sé e l’individualità. L’estetica dei primi anni 2000 ha dominato le tendenze della generazione Z, in parte grazie alla sua natura fai-da-te e alla sua accessibilità. La rinascita del denim a vita bassa, dei pantaloni larghi e delle atmosfere innovative, mutuate direttamente dalla musica dei Linkin Park Hybrid Theory, suggerisce che la tendenza non sta rallentando. Se a ciò si aggiungono le dure realtà economiche dei nostri giorni, si intuisce che la prossima grande rivitalizzazione culturale è ormai alle porte: lo stile Grunge.

Oggi, mentre il rap e l’hip-hop dominano la cultura di strada e la moda, la musica rock sta lentamente tornando a far parte dello spirito del tempo, grazie a piattaforme come Tik Tok, che è stata determinante nel far rivivere la musica più heavy alla Generazione Z. Band come i Led Zeppelin, i Deftones, i Nirvana e i moderni gruppi hardcore ricevono centinaia di milioni di visualizzazioni su TikTok, introducendo un’estetica che ha reso perplessi i nostri genitori, increduli per il ritorno dei loro momenti culturali. 

La moda è ciclica e, con la crescente influenza dell’estetica Y2K nella cultura mainstream, era solo questione di tempo prima che il grunge – un fenomeno culturale degli anni ’90 – tornasse ancora una volta a far parte della coscienza collettiva. Ecco una panoramica completa del Grunge e di come la musica, e successivamente la moda, stiano facendo un sostanziale ritorno nella moda mainstream.

Cos’è il Grunge?

Il grunge è un movimento musicale attribuito ad alcune band di Seattle alla fine degli anni ’80, che svilupparono un sound in contrasto con la musica rock mainstream dell’epoca. Alla fine degli anni Ottanta il Glam, o Hair Metal, cominciava a sembrare datato. Il Grunge nacque come movimento antitetico al mainstream. Al contrario, i gruppi Grunge guardavano ai toni di chitarra più distorti e oscuri di pionieri come i Black Sabbath, ispirandosi all’atteggiamento di gruppi punk come i Black Flag.

La musica era più cupa rispetto a quella dei gruppi hair metal, sia dal punto di vista sonoro che dei testi. I gruppi grunge scrivevano degli orrori della malattia mentale, dell’abuso di droghe, dell’alienazione e del dubbio su se stessi, che risuonavano con una nuova generazione di ascoltatori. Sebbene sia possibile rintracciare le radici di questo nuovo fenomeno musicale ben prima che i Nirvana conquistassero il mondo, band come Stone Temple Pilots, Pearl Jam e Alice in Chains, insieme ai Nirvana, hanno ironicamente spinto questo sottogenere verso il successo mondiale, trasformando un suono un tempo underground nel più grande momento culturale degli anni Novanta.

Anche se non possiamo entrare nei dettagli del genere, se volete un corso accelerato su questo stile musicale, considerate Bleach dei Nirvana, Dirt degli Alice in Chains e Superunknown dei Soundgarden. Attenzione: la moda di quest’epoca era direttamente correlata all’atteggiamento della musica. 

La moda grunge negli anni ’90

Mentre una pletora di pionieri ha contribuito a diffondere la moda grunge, due personaggi hanno probabilmente cambiato il modo di vestire di una nuova generazione negli anni ’90: i due grandi scomparsi Kurt Cobain e Layne Staley.

Kurt Cobain, frontman dei Nirvana, ha incarnato il look grunge che ha definito il decennio. Indossava spesso camicie di flanella, cardigan e jeans strappati, abbinati a Converse ai piedi. I suoi caratteristici capelli biondi spettinati e i suoi oggetti trovati nei negozi dell’usato sono diventati sinonimo del movimento, dando probabilmente il via al movimento del vintage moderno. Le scelte di moda di Cobain incarnavano il sentimento anti-moda del grunge, in quanto rifuggiva intenzionalmente dall’abbigliamento tradizionale delle rockstar a favore di un’immagine più modesta e riconoscibile. Il suo senso della moda si allontanava dagli eccessi del periodo glam rock degli anni Ottanta, allineandosi perfettamente con la musica cruda ed emotiva creata dai Nirvana.

Anche Layne Staley, cantante degli Alice in Chains, ha avuto un ruolo significativo nel plasmare la moda grunge. Lo stile di Staley incorporava elementi del punk e del gothic, spesso caratterizzati da giacche di pelle, magliette della band e abiti scuri a strati. I suoi capelli lunghi e successivamente tinti si aggiungevano all’estetica generale, traendo chiaramente influenze dal punk e dall’hardcore. Le scelte di moda di Staley completavano i temi più cupi e introspettivi presenti nella musica degli Alice in Chains, collegando ulteriormente gli aspetti visivi e sonori del grunge.

La moda del grunge era caratterizzata dall’accessibilità e dall’etica del risparmio. Era in netto distacco dalle tendenze della moda sfarzosa e stravagante degli anni Settanta e Ottanta, abbracciando deliberatamente un senso di anticonformismo e individualità. Camicie di flanella, jeans strappati, maglioni oversize e stivali combat erano elementi comuni del guardaroba grunge. Il look complessivo trasmetteva un senso di apatia verso i dettami della moda e le aspettative della società, allineandosi perfettamente con la disillusione e l’alienazione espresse nei testi grunge. 

Non si può sottovalutare come la moda grunge sia stata parte integrante della sottocultura, fornendo ai fan un’identità visiva che risuonava con lo spirito grezzo e autentico della musica stessa. Uno stile duraturo e influente, i cui echi continuano a influenzare le tendenze della moda contemporanea. Case di lusso come Balenciaga, Vetements e marchi meno rilevanti come Bare Knuckles hanno tratto ispirazione da Cobain, Staley e altri pionieri dell’epoca. Negli anni 2010, Fear of God ha probabilmente rivitalizzato da solo il grunge in un contesto moderno, con l’uso da parte del marchio di flanelle, jeans strappati e magliette della band, un look che ha chiaramente definito l’intero ecosistema della moda dopo il periodo Swag.

Il Grungecore oggi e la rivitalizzazione della musica alternativa

Se da un lato i Fear of God hanno contribuito a far rivivere il grunge nella cultura popolare degli anni 2010, dall’altro una delle principali critiche mosse all’epoca era il successo commerciale ottenuto da questa nuova interpretazione, senza rendere omaggio alla musica e alla cult

Grazie a TikTok e ai reels di Instagram, la musica è di nuovo in prima linea nel mondo della cultura. Poiché la Generazione Z è già iperconsapevole della necessità di acquistare indumenti usati grazie alle tendenze dei primi anni 2000, i look grunge sono ora più accessibili che mai. Le flanelle vintage, le magliette stracciate, i Levi’s 501 e un paio di Chuck Taylor sono relativamente accessibili per la maggior parte dei consumatori.

Ciò non vuol dire che questa nuova ondata di grunge non sia stata accolta con un tocco di modernità. Pantaloni più larghi, un’abbondanza di gioielli e accessori di alta gamma sono stati incorporati con nuove interpretazioni della cultura, sicuramente per lasciare un’impressione duratura su questa nuova generazione. Marchi come Supreme, Undercover e adidas rendono omaggio al grunge, incorporando i cliché della moda in un contesto moderno.

Il grungecore fornisce una testimonianza delle sue radici durature, che trae diretta ispirazione dalle figure e dalle band iconiche che un tempo hanno definito un’intera generazione. Questo revival rappresenta una vittoria clamorosa sia per il mondo della moda che per quello della musica, con un profondo impegno a preservare l’autenticità e l’integrità delle sue origini. Con la sua continua evoluzione, il movimento non solo rende omaggio al suo influente passato, ma riafferma anche l’impatto duraturo del grunge sull’estetica e il suono. In questa rinascita, c’è una genuina riverenza per i valori fondamentali del genere, che ne consolida il ruolo come elemento di forza senza tempo e più che mai influente nella cultura attuale.