Apparel - December 6, 2021

Il Fenomeno Gorpcore

Scopri il movimento outdoor che ha conquistato il mondo fashion e le star internazionali grazie al suo equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità: Il Gorpcore.

Scopri il movimento outdoor che ha conquistato il mondo fashion e le star internazionali grazie al suo equilibrio perfetto tra estetica e funzionalità: Il Gorpcore.

gianluca zitelli

Immagina di dover scegliere come vestirti per andare a fare un’escursione: cosa ti metteresti? Probabilmente qualcosa di comodo, che allo stesso tempo non sia troppo delicato e che possa proteggerti in caso di maltempo. Stesso vale per le scarpe, semplici da pulire e con qualche tassello sulla suola, così sei sicuro di non scivolare su terreni accidentati. E se dovessi scegliere cosa metterti per andare a prendere il pane, portare giù il cane o andare a berti una birra? C’è chi si vestirebbe nello stesso identico modo. 

Beh, benvenuto nel Gorpcore, per gli amici detto anche “essere alla moda e pronti a qualsiasi evenienza”. 

Oggi approfondiamo questa estetica sempreverde a cui non hai mai prestato troppa attenzione che rappresenta la perfetta fusione tra moda e funzionalità.

L’Origine dell’Estetica

nike acg campaign

Immagine Highsnobiety

Il termine è stato coniato nel 2017 dal magazine The Cut, in cui GORP è l’acronimo di “Good Ol’ Raisins and Peanuts”, espressione che si riferisce agli snack che si è soliti portare durante una giornata trascorsa all’aperto. Nonostante il termine sia relativamente recente, i capi che lo rappresentano esistono da decenni: brand ormai famosissimi e accessibili a tutti come The North Face esistono dai primi anni ‘60 infatti. La realtà è che, per quanto punti ad essere il più concreto possibile, il mondo Gorpcore è incredibilmente astratto e variegato e abbiamo dovuto mettergli un etichetta per accorgerci di lui. Ispirati dai colori della natura, i capi beige e grigi sono sicuramente i più diffusi ma si sono man mano fatti sempre più spazio colori come rosa, arancione, giallo, rosso e verde. Materiali tecnicamente avanzati pensati per essere stratificati a seconda della situazione, come i “mid-layer” o gli “shell” di cui magari ti è capitato di sentire parlare. Volumi chiaramente prestati al layering ma prestati anche all’essere oversize, con delle forme volutamente boxy nate per accomodare qualche altro capo sotto ma che inevitabilmente strizzano l’occhio al fashion.

E poi le scarpe, alcune delle quali sono già entrate a pieno titolo nel mondo delle sneakers anche se un po’ si discostano dalla definizione. Ma come si è arrivati dalla montagna e strade sterrate a passerelle e Fashion Week?

Da Movimento a Moda

Il 2017, come dicevamo prima, fu l’anno in cui si diede una forma concreta al Gorpcore. Non è stata quella wave da cui siamo abituati ad essere investiti, quella in cui chiudi gli occhi e quando li riapri tutti hanno quel prodotto addosso, tipo trasformisti. È stato come unire i puntini, ovviamente gentilmente servito dalle Fashion Week di tutto il mondo e dalle star internazionali che già conosciamo. capitava quindi di cominciare a vedere A$AP Rocky indossare un pile sotto il piumino Balenciaga, vedere Bella Hadid e Rihanna con un paio di Salomon XT-6 ai piedi e Frank Ocean che indossa Arc’teryx e Mammut, tutto in maniera molto sparsa; per quanto sparsa fosse però, era sufficientemente strana da farsi puntare i riflettori addosso. Da quel momento in poi fu tutto un crescendo per poi arrivare al climax, neanche tanto inaspettato.

Immagine GQ

Siamo a Febbraio 2020, al Nike Future Sport Forum, e vediamo comparire Virgil Abloh e Drake seduti uno vicino all’altro con la stessa identica giacca, uno shell camouflage Arc’teryx LEAF (linea militare in dotazione all’esercito canadese), manco si fossero messi d’accordo. Fast-forward a qualche giorno dopo, in cui si conclude la sfilata Louis Vuitton alla Paris Fashion Week e Abloh esce per salutare il pubblico indossando un Arc’teryx Alpha jacket in tinta con la scenografia circostante. Non basta? Arriva il colpo di grazia. Succede che alla stessa Fashion Week, durante la sfilata di Off-White Abloh Fa sfilare dei particolarissimi ibridi metà abito metà giacca utilizzando degli shell Arc’teryx, ibridi di cui anche Sacai sarebbe andata fiera, dall’alto della sua esperienza con questo tipo di silhouette.

Immagine Hypebeast

Da quel momento in poi, diventa naturale vedere star internazionali indossare capi che mai avresti pensato, come Travis Scott in total outfit Arc’teryx. Insomma, gli ingredienti principali c’erano tutti, la ciliegina sulla torta era stata messa ed eccoci qui, davanti ad un inverno che nonostante tutte ste giacche si prospettava come il più caldo di sempre.

I Brand Gorpcore

Nonostante tutto il fervore attorno al Gorpcore, molti brand che in realtà sono famosissimi tra gli addetti ai lavori restano ancora sconosciuti al fashion. C’è chi direbbe “purtroppo”, c’è chi direbbe “per fortuna”. Alcuni brand sono naturalmente votati al grande pubblico: nomi come The North Face e Patagonia, tra i primi ad essere nati come abbigliamento outdoor hanno ben presto abbracciato l’idea di essere disponibili alle masse, con prezzi accessibili e un buon equilibrio rispetto alla qualità dei prodotti. Negli anni hanno sviluppato una contaminazione con il mondo del fashion tramite diverse collaborazioni , come quella ormai continuativa tra The North Face e Supreme.

Immagine Hypebae

ACG, acronimo di “All Conditions Gear”, è la linea outdoor di Nike e merita un discorso a parte. Nonostante esista ufficialmente dal 1989 e abbia sempre rappresentato i canoni tecnici ed estetici del genere, ha vissuto un momento techwear dal 2014 al 2018 sotto la guida di Errolson Hugh, mente dietro ad Acronym e padrino del techwear. Per quanto le sue collezioni fossero tra le idee più belle partorite da Nike non si possono classificare come Gorpcore, cosa che invece si può fare dal 2018 in poi essendo tornata a sfornare prodotti direttamente ispirati alle origini della linea ACG.

Ci sono invece quei brand che la moda sta lentamente trascinando nel mainstream: gli esempi più lampanti sono Arc’teryx, And Wander e Snow Peak. Il primo, brand canadese, abbiamo imparato a conoscerlo anche in questo articolo: già rinomato per avere la qualità e i prezzi più alti sul mercato, nonostante l’estetica minimal ha saputo conquistare l’opinione pubblica grazie alla sua popolarità tra i personaggi famosi. Ha recentemente dato vita ad una linea urban che strizza chiaramente l’occhio allo streetwear chiamata System_A e una collaborazione già iconica con Palace. And Wander invece è un brand giapponese haute-couture che nasce proprio dall’idea di combinare il lato fashion e performance di un prodotto e di creare il desiderio di stare in mezzo alla natura. Qualitativamente incredibile grazie alla manifattura giapponese, il brand ha vinto il Tokyo Fashion Award 2016. Famosa è la sua collaborazione con Salomon totalmente dedicata al footwear.

And Wander Campaign

Snow Peak è anch’esso giapponese, ma con origini ben più radicate nel passato. Il brand, infatti, nasce nel 1958 e si affaccia al resto del mondo solo nel 1999. Nato dalla difficoltà di trovare attrezzature da scalata inizia a produrre capi specifici, fino ad espandersi alle attrezzature da campeggio e per la vita all’aria aperta. Il brand fashion come lo conosciamo in realtà nasce solo nel 2014, grazie alla nipote del fondatore che vede del potenziale fashion in una realtà così ben affermata e stratificata, esempio lampante è la collaborazione con New Balance. D’altronde è storia nota che i brand che hanno successo sono quelli che sanno rinnovarsi e stare al passo coi tempi, per quelli citati qui sopra è arrivato il momento perfetto.