Sneakers - Aprile 12, 2021

Last updated on Novembre 16, 2021

Sneakers Made in Italy: La Storia di Diadora

Diadora è un marchio con una storia molto importante: oltre settant’anni in cui ha saputo affermarsi come uno dei principali marchi italiani di sportswear, riconosciuto all’estero come una delle massime espressioni del Made in Italy in ambito sportivo.

Il brand fu fondato da Marcello Danieli nel 1948 a Caerano di San Marco, uno dei centri del distretto calzaturiero veneto. Inizialmente specializzata nella realizzazione di scarponi da montagna, Diadora ampliò il suo catalogo anche ad altri ambiti sportivi tra la fine degli Anni ’60 e l’inizio degli Anni ’70, acquistando nuovi macchinari e brevetti di tecnologie all’avanguardia utilizzate dai calzaturifici europei e statunitensi per realizzare scarpe sportive moderne.

Nei vent’anni successivi Diadora ha saputo affermarsi come uno dei principali marchi italiani di articoli sportivi, riconosciuto anche in Europa e negli Stati Uniti grazie alla grande qualità dei suoi prodotti e agli importanti contratti di sponsorizzazione firmati con atleti di punta in vari sport. Diadora ha vestito calciatori del calibro di Roberto Bettega e, successivamente, Marco Van Basten, George Weah e il “divin codino” Roberto Baggio. L’impegno nel mondo del calcio ha portato l’azienda a realizzare le maglie utilizzate dalla Nazionale Azzurra di Calcio ai Mondiali statunitensi del 1994. Un altro ambito molto importante per Diadora negli Anni ’80 e ‘90 è stato il tennis, dove lo sportswear italiano ha vissuto una vera e propria Golden Era. Qui Diadora mise sotto contratto due leggende come Bjorn Borg e Boris Becker. Sempre in questo periodo Diadora raccolse enormi successi in moltissimi sport: non solo calcio e tennis ma anche basket, pallavolo, ciclismo con Francesco Moser e nel circus della F1 finendo ai piedi del grandissimo Ayrton Senna.

Come detto, in questi due decenni Diadora diventò un’icona dello sportswear italiano anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti dove diventò un brand d’importazione apprezzato dall’upper class e un simbolo per la crescente cultura Hip-Hop della East Coast, indossata anche da Notorious BIG e un giovanissimo Jay Z. Dopo un periodo turbolento segnato da diversi cambi di proprietà, alla fine degli Anni ’90 Diadora è entrata definitivamente a far parte del gruppo Geox.

Grazie agli sforzi della nuova proprietà nel 2014, all’apice del trend Rétro Running, Diadora approdò nel mondo delle sneakers proponendo una serie di collaborazioni realizzate da un team dedicato con alcuni dei migliori sneaker stores del mondo. Le sneakers per i progetti speciali sono realizzate in Italia, nello storico stabilimento di Caerano di San Marco. Il modello scelto dal team Diadora è la N9000, modello running del 1990 che diventerà negli anni successivi uno dei simboli del successo di Diadora. Il primo negozio chiamato a collaborare dal marchio italiano è Patta, che nel primo anno di attività della nuova linea realizzerà tre colorway della N9000: la “Colonel Blue”, la “Patta Italia” e la “Patta 9”, ispirata agli scarpini da calcio prodotti da Diadora per Marco Van Basten durante la sua militanza al Milan. Molte delle sneakers collaborative realizzate tra il 2014 e il 2017 celebrano la provenienza di Diadora ispirandosi a elementi della cultura italiana, come le Mita “Aperitivo”, le BAIT “Notti Veneziane” e “Spiaggia Rosa”, le “Lire” di Cncpts o le “Azzurro” di Solebox: per quest’ultima Hikmet Sugoer, fondatore del negozio berlinese, decise di ispirarsi ad Adriano Celentano, divenuto celebre anche in Germania grazie al grande numero di emigrati italiani.

Non mancano, però, le eccezioni. 24Kilates realizzò tre stupende N9000 ispirandosi alla tradizione spagnola delle corride e delle Plaza de Toros, realizzando “Sol”, “Sombra” e “Toro”. Il negozio di Aberdeen Hanon, invece, trovò spunto per le “Saturday Special” e le “Transit 2” nella loro passione per il calcio e nella cultura Casual, ambito in cui Diadora ebbe un ruolo importante alla fine degli Anni ’80. Il negozio di Barcellona LimitEDitions, invece, pagò tributo al folklore catalano con le N9000 “Castellers” e “Correfocs”, due tra le Diadora più particolari e ricche di dettagli, ancora oggi alte nella classifica delle collaborazioni più desiderate dai collezionisti.

Grazie al grande successo iniziale, negli anni successivi Diadora ha avuto la possibilità di attingere dal suo archivio e presentare altri modelli oltre alla N9000. Inizialmente fanno il loro ritorno, sempre in versione premium Made in Italy, S8000 e V7000, seguite da Trident, IC4000, Intrepid e N9002.

Nonostante qualche ritardo sulla tabella di marcia, nel 2020 Diadora ha iniziato le celebrazioni per il trentesimo compleanno della N9000, celebrata con una serie di progetti collaborativi realizzati con i partner storici del marchio italiano. La prima ad uscire ha visto il coinvolgimento di 24Kilates e l’artista SBTG, che hanno realizzato le “In Vino Veritas”, seguite dalle “Only Built 4 Cuban Linx” di Packer Shoes e Raekwon. Nel gennaio 2021 è stato il turno di Hanon, che ha utilizzato sulla nuova “Alternative Route” una delle colorway inizialmente concepite nel 2014 per la “Saturday Special”.

Nonostante l’hype sul Rétro Running non sia più quello del 2014, in questi sette anni Diadora è stata capace di costruirsi un pubblico di affezionati e fedelissimi collezionisti che da molto tempo aspettavano un “ritorno alle origini” per il brand veneto. Le tre nuove collaborazioni hanno riscosso un enorme successo e, pare, non siano terminate qui le sorprese per il 2021.

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