Sneakers - July 13, 2021

Last updated on November 24, 2021

Women’s Exclusives: la risposta sbagliata all’inclusività femminile nello sneaker game

Analizziamo il problema dell'inclusività femminile nel mercato delle sneakers, tra GS, Women's Exclusives e release dedicate.

Analizziamo il problema dell'inclusività femminile nel mercato delle sneakers, tra GS, Women's Exclusives e release dedicate.

Giada Giacomazzo Header

In questi ultimi anni i brand, Nike primo tra tutti, si sono accorti di un sempre maggior interesse femminile nei confronti dello sneaker game e, dopo anni di uscite basate unicamente sul concetto del “massì buttaci una spennellata di rosa che va bene”, hanno deciso di creare dei concept davvero progettati mettendo la donna al centro. Finalmente. 

Eppure lo schiaffo morale è dietro l’angolo e anche quello che sembra la realizzazione di un sogno alla fine viene rovinato da alcune dinamiche che perdurano.

Il problema del sizing femminile

Quando si parla di sizing, alla fine, si sta parlando di inclusione o meno e, soprattutto, di un brand che anticipa la risposta del mercato ad una determinata scarpa. Capita spesso però di assistere a casi eclatanti in cui la sneaker non è disponibile in size piccole e le donne l’avrebbero senz’altro acquistata. 

In un’ottica sempre più genderless della moda, anche la sneaker dovrebbe rispecchiare questo. L’idea di dicotomia tra maschile e femminile è, in fondo, un’idea antiquata e non in linea con l’evoluzione che sta avvenendo nella società in cui viviamo in cui i gusti sono vari, senza limiti definiti e sempre più soggettivi. 

Nella differenza poi la donna è sempre quella che paga di più il prezzo. Le esclusive femminili non sono veramente esclusive perché spesso vengono proposte anche al segmento maschile, se vi è un interesse. Inutile precisare che l’opposto è un evento più unico che raro. Noi donne possiamo urlare anche al cielo di volere una scarpa e nessuno risponde, lasciandoci lì, perché non siamo abbastanza street dato che siamo potute entrare in questo mondo solo da pochi anni. Proprio per questo risulta molto più difficile cambiare lo status quo.

Immagine da SNKRS App

La questione del modello GS: il magico contentino 

A tutte noi è capitato almeno una volta nella vita di sentirci rispondere alle nostre lamentele sul sizing dicendo “Ma scusa ci sono le GS, comprate quelle”. 

Ecco, non è proprio la stessa cosa. 

Il modello GS non nasce per le ragazze, viene creato e progettato per i ragazzi delle scuole medie (GS sta per Grade School) che sono in quell’età tra l’infanzia e l’adolescenza in cui il piede cresce velocissimo e si deve cambiare una scarpa ogni sei mesi. 

Proprio per questo la scarpa GS, risulta essere una semplificazione del modello Adult con forme e proporzioni leggermente diverse e materiali e rifiniture di una qualità inferiore (ricordiamoci che anche il costo è nettamente più basso). La scarpa è proprio pensata per una durata inferiore, data la crescita rapida del piede in quell’età. 

La GS perciò NON È una versione da donna. Viene comprata dalle donne quando non vengono prodotte e incluse le size dal 35 al 40 nelle Adult Size, pur di riuscire a possedere la scarpa che si desidera e per cui nessuno a pensato a loro

Ma ne vale il prezzo? Spesso no purtroppo. Quindi smettiamo di pensare alle GS come alla possibile soluzione, tanto vale ampliare il range di taglie ed utilizzare materiali migliori. L’inclusione ha sempre un costo per i brand, che devono decidere le giuste allocazioni di unità per ogni size e raggiungere target di vendite, ma il concetto di inclusività dovrebbe andare oltre le logiche economiche. 

I colori e i materiali: con gli “effetti” è tutto più wow

Sembra che chi progetta le sneakers femminili spesso sia rimasto fermo alle Lelli Kelly: lucine colorate, brillantini, fantasie floreali e rosa, tanto rosa (a volte mascherandolo con altre tonalità meno inflazionate, stonks). Quando le scarpe hanno colori considerati meno femminili ecco che arriva il lucido del patent, gli effetti cangianti e rifiniture o design addirittura differenti rispetto alla versione maschile. 

Due esempi in questo senso sono le Nike Dunk Disrupt, una Dunk destrutturata con il tessuto mesh sulle parti bianche della scarpa (al posto della classica pelle), una suola più bold non lineare lungo il profilo. Poi, le clamorose Jordan 1 Retro High Satin Shattered Backboard (W), versione al femminile delle celebri Jordan 1 Retro Shattered Backboard ma con le parti arancioni con un effetto satinato per dargli quel tocco “femminile”.

Certo, queste sneakers sono state apprezzate, però ricordiamoci che non a tutte le donne piacciono questo tipo di trattazioni, di effetti, di materiali. A parte qualche eccezione (generalmente disegnate da donne) le Women’s Exclusives sembrano proprio “tokenizzare” il mondo femminile stesso, quindi la vera domanda è: abbiamo davvero bisogno di esclusive? 

Non sarebbe meglio forse iniziare a ragionare per gusti estetici e trend ma in modo trasversale rispetto ai generi, proponendo un range di size davvero inclusivo? 

Lascio a voi la libertà di rispondere a questa domanda e fare una riflessione personale a riguardo. Quello che è certo è che quanto fatto finora sono sicuramente dei buoni passi avanti e che la strada per un equo sneaker game è ancora lunga e tortuosa, ma come Sneakers Community possiamo far sentire la nostra voce, supportarci e rendere il mondo delle sneakers sempre più inclusivo.

Le esclusive femminili: i modelli più interessanti degli ultimi anni

Dopo anni di preghiere e pianti davanti a scarpe bellissime che non potevamo aggiudicarci, finalmente vengono prodotte scarpe dedicate alle donne, con forme e colori che non riducono la donna a brillantini, tonalità di rosa e forme fluttuanti, ma che sperimentano parlando a donne diverse e prendendo in considerazione concetti di bellezza/estetica molto più ampi e differenti da quello che la cultura (patriarcale ovviamente) ci ha convinte che dobbiamo seguire.

La lista di sneakers che è stata selezionata qui sotto vuole ripercorrere i modelli più importanti degli ultimi anni che a loro modo hanno fatto sentire incluse donne che prima non si sentivano nemmeno prese in considerazione. Il sizing di questi modelli è W quindi le taglie sono più adatte al piede femminile, oltre che avere una nomenclatura differente.

Jordan 1 Mid SE Fearless Melody Ehsani (W)

Questa scarpa è stata fondamentale. Creata da Melody Ehsani, fashion designer e da marzo 2021 Creative Director di Foot Locker Women, pensando alle donne e alla loro forza e determinazione, la Jordan 1 Mid SE Fearless Melody Ehsani ti esorta a seguire l’istinto e indagare in profondità nel proprio essere, grazie alla frase “Se sapessi che quello che hai è davvero raro, non lo sprecheresti mai”. 

I colori bold diversi tra le due scarpe e gli orologi inseriti sui lacci la rendono una scarpa talmente particolare da essere quasi un pezzo d’arte. Un inno al sentirsi potenti e illimitate. In questo caso la scarpa è rimasta davvero esclusiva femminile ed è diventata uno dei capisaldi delle sneakers per noi donne. 

Jordan 4 Retro Off-White Sail (W)

Si può chiaramente dire che questa è stata LA collaborazione di punta del 2020, dimostrando a tutti che la combo Off-White x Jordan colpisce ancora. La Jordan 4 Retro Off-White Sail era stata avvistata già nell’autunno 2019, durante la mostra “Figures of Speech” di Virgil Abloh al Museum of Contemporary Art di Chicago

La caratteristica più iconica della scarpa è sicuramente il colore Sail, ripreso anche dai lacci e da quasi tutte le parti della sneaker creando un effetto tono su tono. I dettagli traslucidi e i materiali come la rete sull’intersuola enfatizzano il concept destrutturato, in un gioco fatto di piccole scoperte date dall’osservazione più da vicino. 

Ma la cosa più importante di questa scarpa è che per la prima volta la scarpa più attesa dell’anno era un’esclusiva femminile, una scarpa di serie A pensata per le donne e disponibile con l’accesso esclusivo di SNKRS solo per le utenti donna. Esclusività poi svanita quando e stata resa disponibile a tutti, anche agli uomini.  

Jordan 3 Retro A Ma Maniére (W)

Questa Jordan 3 Retro A Ma Maniére realizzata in collaborazione con lo store di James Whitner è chiamata anche “Raised By Women” ed è un inno e una dichiarazione di gratitudine alle donne, soprattutto a quelle della comunità nera. 

Le donne e il fatto che sono uno dei motori del mondo, anche se spesso vengono sottovalutate, è il tema centrale della scarpa che diventa speciale: linea classica della Jordan 3 in pelle bianca unita a dettagli luxury come la pelle scamosciata in punta, una fodera trapuntata all’interno dello stesso colore della suola e dei loghi, il Jumpman e la lettera A, anch’essi trapuntati. 

Il vero tesoro nascosto di queste scarpe sono però le frasi (scritte con la calligrafia della madre del designer James Whitner) all’interno delle heel tab sul tallone: su quella di sinistra c’è scritto “tutto ciò che abbiamo è l’un l’altro” mentre la destra è impreziosita da “devi essere comodo a camminare da solo“. Questi messaggi sono apparentemente in contrasto tra loro, uno apprezzando la forza del gruppo e l’altro la resilienza della solitudine, in una dualità di intenti quasi poetica. 

In questo caso la scarpa era pensata come sneakers volutamente genderless ed infatti è stata resa disponibile in tutte le taglie (tranne su SNKRS Europa che era disponibile solo fino al 40).  

“I love getting women in the mix because it adds more depth and brings a bigger audience. Men don’t need to create exclusively for men, women don’t need to create exclusively for women.The idea of segregated gender design is antiquated. Just do dope sh*t and the world will embrace it.” afferma James Whitner in un’intervista su Hypebeast, sottolineando il concept della scarpa che abbraccia gusti maschili e femminili per creare un esempio di bellezza trasversale, senza preoccuparsi troppo di parlare a un determinato genere. 

Proprio in questo sta il suo successo ed è esattamente così che noi donne auspichiamo che vengano sempre di più ragionati i concept delle scarpe del futuro: sneakers come specchio della gente che le indossa e non come espressione di una società orientata a perpetuare le differenze sociali e di genere. 

Nike Air VaporMax Cactus Plant Flea Market 

Le Air VaporMax Cactus Plant Flea Market vengono presentate in occasione dell’Air Max Day del 2019 combinando in una scarpa la tecnologia più all’avanguardia di Nike con l’estetica fai-da-te del marchio, la scarpa è moderna ma vanta elementi quasi di artigianato (qui trovi la storia di Cactus Plant Flea Market, marchio fondato da Cynthia Lu nel 2015). 

L’elemento più particolare della scarpa è sicuramente lo swoosh realizzato con un tubicino simile ai cavi per innaffiare il giardino. Oltre a questo troviamo scritte a sbuffo in 3D, nastri cuciti, uno smiley a quattro occhi (uno dei simboli del marchio) e dei colori particolari, ispirati all’alba e al tramonto in una metropoli. La scarpa risulta essere qualcosa di totalmente inedito nel panorama della scena streetwear e soprattutto tra le esclusive femminili, talmente bella che alla fine è uscita in tutte le size, anche da uomo. 

New Balance 327 Blue Grey (W) 

La New Balance 327 è una scarpa dall’aspetto retrò che viene infatti progettata richiamando l’Heritage di New Balance. La silhouette attinge a elementi tecnici e di design dalle 350, 355 e Supercomp, tre scarpe da running iconiche che hanno sicuramente segnato la storia del brand. Da questo mix nasce la 327, d’ispirazione seventies ma con design moderno. 

Le 327 sono importanti nel panorama delle New Balance al femminile perché nella loro prima release le 327 erano uscite in collaborazione con il brand Casablanca, ma solo in size da uomo. L’alta richiesta della 327 da parte delle donne ha fatto in modo che New Balance tornasse sui suoi passi e decidesse di produrre le taglie da donna e anche delle esclusive femminili dedicate.

Nike Dunk Low Green Low

Questo ultimo biennio 2020/2021 è sicuramente dominato dalle Dunk, uscite sia con collaborazioni particolari sia in tantissime colorazioni e, udite udite, tante di queste, tra cui le Nike Dunk Low Green Glow, sono in esclusiva femminile con un range taglie disponibile fino al 12W, quindi fino al 44.5 EU. 

Oltre a questa colorazione ne sono uscite altre: le Nike Dunk Low Coast (W), le Nike Dunk Low Orange Pearl (W), le Nike Dunk Laser Orange (W), le Nike Dunk Low White Black (W), le Nike Dunk High Syracuse (W), solo per citare le più popolari. 

Il minimo comune denominatore di queste Dunk, oltre al sizing femminile, è stato però la scarsa qualità dei materiali, nettamente inferiore a una Dunk general release. L’aspetto della pelle risulta molto più plasticoso (neologismo che coglie l’essenza) e la scarpa molto più rigida attorno al piede. Peccato.