Sneakers - August 25, 2021

Last updated on November 24, 2021

ASICS GEL-Lyte III: Non Chiamatelo Un Ritorno

Potrà suonare azzardato, ma l’Asics GEL-Lyte III è una delle sneakers più sottovalutate di sempre.

Potrà suonare azzardato, ma l’Asics GEL-Lyte III è una delle sneakers più sottovalutate di sempre.

La GEL-Lyte III è una delle scarpe simbolo degli anni ’90, uno dei periodi più “selvaggi” e importanti se si parla di sneaker design e innovazione tecnologica. Spesso, purtroppo, ci si dimentica di come la GLIII rappresenti al meglio anche la generazione successiva, quella della “collab culture” e dell’esplosione del Rétro Running che ha fatto conoscere al mondo intero modelli che, fino a qualche anno prima, erano di esclusivo interesse degli amanti del vintage, dei negozi destinati alla chiusura e dei loro magazzini polverosi.

Il 2020 ha segnato il trentesimo compleanno della GEL-Lyte III, che debuttò nel catalogo Asics nel 1990 imponendosi immediatamente come una delle scarpe più innovative ed esteticamente riconoscibili tra quelle firmate dal brand nipponico. In molti si aspettavano per lo scorso anno importanti celebrazioni, ma ogni programmazione si è dovuta piegare all’improvvisa emergenza Covid finendo per essere rimandata o, peggio, cancellata. Ai fan del modello non è però di certo passato inosservato l’atteso ritorno dell’intera line-up delle colorway originali della GEL-Lyte III e, a quanto pare, questa sneaker tornerà nel 2021 a essere importante protagonista dei piani di Asics.

Come detto, la GEL-Lyte III fece il suo debutto nel 1990 e rivoluzionò il mercato delle calzature sportive. Lo sviluppo della GLIII fu affidato a Shigeyuki Mitsuii, designer parte del team asics a partire dal 1984 che si era già occupato dello sviluppo della tecnologia GEL e della sua applicazione nei modelli GT-II e GEL Freak, utilizzati alla fine degli anni ’80 per presentare questo nuovo innovativo materiale rispettivamente sul mercato americano e quello giapponese.

Per la GEL-Lyte III Mitsuii disegnò una sole unit completamente nuova, che comprendeva inserti con tre diverse densità per rispondere al meglio alle esigenze dei runner in ogni fase della corsa, dall’appoggio allo stacco. L’elemento che ha reso la GLIII celebre, però, resta la “split tongue”, una particolare linguetta sviluppata per adattarsi al piede di ogni atleta e rendere la scarpa più confortevole.

Molte delle soluzioni tecniche introdotte da Mitsuii con la GEL-Lyte III furono utilizzate da ASICS in molti dei modelli realizzati nei dieci anni successivi e progressivamente migliorate con nuovi materiali e nuove tecnologie, rendendo la GLIII rapidamente obsoleta.

Mitsui con in mano la GEL-Lyte III – Immagine ASICS

Gli unici a non dimenticare la GEL-Lyte III furono gli appassionati di sneakers, capaci di intuirne il valore storico oltre all’estetica rivoluzionaria. Serviranno quasi dieci anni per rivedere la GLIII sugli scaffali di un negozio: ASICS realizzò le prime versioni rétro del modello attorno al 2004, ma la “seconda giovinezza” del modello arriverà soltanto più tardi. Nella seconda metà del decennio ASICS decise di accontentare i molti sneakerhead giapponesi realizzando alcune collaborazioni esclusive per il mercato nipponico con ATMOS e Mita Sneakers, due dei retailer che maggiormente avevano contribuito alla diffusione della Sneaker Culture nel Sol Levante. In quel periodo, che in molti considerano la “Golden Age” delle sneakers, i mercati secondari e le connessioni tra collezionisti asiatici, europei e statunitensi contribuirono alla celebrità di molte di queste collaborazioni, spesso realizzate e distribuite in esclusiva per pochi paesi o negozi. Negli anni successivi l’attenzione di Asics si spostò sul mercato europeo, portando a collaborazioni leggendarie come quella con PATTA (2007), Solebox (2008) e Slam Jam (2010): una serie di enormi successi che contribuirono a rendere la GEL-Lyte III uno dei simboli dello sneaker game anche fuori dal Giappone.

Per rendere la GEL-Lyte III un successo anche negli Stati Uniti servì l’intervento di un giovane sneakerhead newyorkese che, innamorato del modello e influenzato da ciò che stava accadendo dall’altro lato dell’oceano, provò a convincere Asics a realizzare delle colorway esclusive per il negozio di Manhattan in cui lavorava come buyer. Il negozio era David Z e il giovane buyer era Ronnie Fieg.

A partire dal 2007 Fieg firmò per David Z alcune collaborazioni di enorme successo, come il “252 Pack” e la coppia “Solid Gold” e “Stainless Steel”. Fieg continuò a lavorare con Asics come guest designer e, successivamente, con il suo nuovo brand KITH, legando la GLIII a doppio filo alla sua carriera, venendo identificato da molti come una sorta di “salvatore” che aveva reso un modello di nicchia una delle sneakers con più hype di sempre.

Dopo quasi un decennio di enormi successi, collaborazioni esclusive e sold out istantanei, la GEL-Lyte III ha inevitabilmente iniziato a perdere appeal sulle nuove generazioni, finendo lentamente ai margini del catalogo Asics pur rimanendo un modello importante e utilizzato per sempre più rari special project.

Complice il trentesimo compleanno, il 2020 avrebbe dovuto essere l’anno del definitivo rilancio, con l’arrivo delle Olimpiadi a Tokyo e l’apertura del nuovo store KITH di Shibuya. Purtroppo sappiamo tutti com’è andata, ma non sono comunque mancati i progetti importanti: oltre al già citato ritorno delle quattro colorway originali, la GLIII è stata protagonista di una nuova collezione concepita da Ronnie Fieg come un tributo al “252 Pack” originale, oltre a nuove collaborazioni con Mita Sneakers, Atmos e Sean Wotherspoon.

La prima metà del 2021 ha visto la GEL-Lyte III, protagonista di nuovi progetti in edizione limitata realizzati da Asics con Concepts, Sivasdescalzo, Sbtg e LimitEDitions. Una line-up d’eccellenza che lascia ben sperare per il futuro.