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Sneakers - September 25, 2020

In Her Sneakers: Le Sneakers che Vorremmo (in Women Size) - Parte 1

This article is part 2 of 6 in the series: In Her Sneakers

Abbiamo chiesto a 10 sneakerhead che scarpa avrebbero voluto in women size, ecco le loro risposte

Giada Giacomazzo Header

Il mondo femminile e quello delle sneakers si sa, non sono sempre andati d’accordo. In questi ultimi anni si stanno facendo tanti passi avanti e sicuro, speriamo, se ne vedranno altri in futuro per rendere lo sneakers game sempre più inclusivo. Oggi però la strada da percorrere è ancora tanta e sicuramente le release donna dell’ultimo periodo non hanno risolto appieno la delusione di trovare solo scarpe lilla e rosa glitterato o di non vedere prodotta una sneaker in un range di taglie più inclusivo perché, come da bambine, il pensiero è “ma non è una cosa da femmina”. Per questo motivo ho intervistato 10 woman sneakerhead per scoprire quale sneakers vorrebbero nella loro size e come la differenza di genere è presente nella sneaker culture. In questa prima parte conosciamo Elisa, Giulia e Carol.

Elisa Scotti – @elysscott

Mi chiamo Elisa, ho 27 anni, vivo a Milano e sono una fotografa, editor e project manager. Mi occupo principalmente di sportswear e sneakers. Amo le sneakers sin da piccola, non saprei dire di preciso cosa mi ha avvicinato a questo mondo, so solo che ne sono completamente innamorata/ossessionata da sempre. Crescendo e acquisendo consapevolezza posso dire che “le scarpe sono come il DNA, identificano chiunque senza tanta fatica” un po’ come dire che l’abito fa il monaco. La mia scarpa del cuore è la Air Force 1 Low, in genere ho sempre preferito le scarpe basse, flat. Con il tempo ho iniziato ad apprezzare modelli più comodi e più strutturati.

Che sneaker avresti voluto in women size?

Potrei fare una lista di scarpe di cui non trovavo la mia size perché da piccola, quando andavo da Footlocker, ero molto più attratta dalle scarpe da uomo rispetto che quelle da donna. Ma quelle per le quali sono rimasta più male sono state le Nike LeBron X EXT Cork del 2013. Mi piaceva il fatto che non avevo mai visto la tomaia di una scarpa fatta di sughero. Molto probabilmente perché è una scarpa da basket, quindi non è stata pensata per una donna, soprattutto da indossare come scarpa lifestyle. Me la immagino indossata con un outfit total black: pantalone largo e tee over size; sarebbe stato perfetto.

Nike LeBron X EXT Cork

Come percepisci la differenza di genere nello sneakers game?

Lavorando da diverso tempo in questo mondo, credo che la differenza di genere legata alle sneakers sia molto percepibile e ovviamente sbagliata. Credo che non debba esserci nemmeno la differenza per le size (girl size, man size), ma che debbano essere universali. Tutti devono poter essere liberi di acquistare ciò che vogliono, compresi bambini e bambine. La situazione sta sicuramente cambiando, all’estero ad esempio, le ragazze hanno molto più spazio rispetto all’Italia. Ricordo che nel 2018 uscirono una serie di Jordan 1 dedicate alle donne, dieci colorways, tutte sui toni pastello, niente rosso, niente giallo, colori accesi. Perché a tutte le ragazze avrebbero dovuto piacere quelle colorazioni? Le linee e i design ufficiali potrebbero essere adattati entrambi i sessi, in fondo, non si tratta di scarpe con il tacco. Quindi la scala taglie deve assolutamente essere più ampia. Un esempio di release recente, dedicata ad entrambi i sessi, seppur l’estetica delle sneakers facesse credere il contrario, è l’Adidas Superstar Sean Wotherspoon Superearth.

Un consiglio per le sneakerhead del futuro.

Cercare di colmare la differenza di genere fregandosene e comprare più sneakers possibili.

Let’s Get Bigger: segnalaci il nome di una o più ragazze che dovremmo seguire?

@giuliaz12 e @disajade_

Giulia Zecchini – @giuliaz12

Giulia, 28 anni, sono di Milano ma vivo a Londra ormai dal 2010 e lavoro per Formula 1. Sono nel mondo delle sneaker da sempre; credo sia partito tutto con la mia ossessione con il basket e i mixtape di And1, la mia passione per Kobe, AI e ovviamente MJ. Tramite il mondo delle sneaker ho fatto veramente molte amicizie, soprattutto con gente appassionata come me per lo sport. Ho degli amici con cui passo le ore a parlare di basket, guardiamo le partite, vediamo cosa indossano i giocatori ai piedi etc. Io vorrei essere PJ Tucker al femminile. Il mio stile di sneaker è sicuramente basato sul mondo del basket quindi ho molte silhouette create per i grandi del basket menzionati prima – Jordan, Reebok Crossover, Kobe Protro, KDs, Lebrons. Ma in realtà sono anche un’amante del comfort e di silhouette più nuove e di design più particolari come, per esempio, le Sacai Waffles e le New Balance 327. In questi ultimi due anni ho anche cercato di espandere la mia collezione con le sneaker per me storiche e importanti, che ho sempre amato e mai avuto, come le Jordan 15 UNC o le Linen Jordan 10.

Che sneaker avresti voluto in women size?

La sneaker che più vorrei, ma che non è mai stata prodotta della mia taglia, è la Shattered Backboard Jordan 1. La prima, originale, perché poi la Reverse e la 3.0 sono state fatte GS.  L’arancione è il mio colore preferito, ma oltre a quello, adoro il fatto che questa storia colleghi  MJ e l’Italia, con quella epica schiacciata a Trieste dove MJ spaccò il vetro del tabellone. Unica! Ancora non capisco perché tante colourway iconiche non vengono fatte anche in size da donna. Queste sono uscite nel 2015 e forse il mercato femminile, 5 anni fa, era un pochino più immaturo, ma io conosco moltissime donne che collezionano da molto prima, quindi è un peccato perdersi delle colorazioni così importanti. Come tutte le J1, credo sia una scarpa facilmente abbinabile ed è uno dei miei stili di colourblocking preferiti: jeans neri, oversized t-shirt e bucket hat e via.

Jordan 1 Shattered Backboard

Come percepisci la differenza di genere nello sneakers game?

In realtà non credo sia cambiato molto. Penso che le donne pesantemente interessate alle sneaker, magari anche da un punto di vista più di storytelling, siano una nicchia, quindi non siamo molto appetibili per i brand perché siamo una porzione molto piccola del mercato. I grossi brand sanno che fare una scarpa con colori pastello, una chunky heel o dei materiali shiny, verranno apprezzate dal mercato di massa femminile, e quindi il shrink it and pink it continua. Ci sono assolutamente state delle release ottime femminili che sono state molto apprezzate, ma alla fine, c’è comunque una grossa proporzione di sneaker che noi BAE feet non possiamo prendere (o bisogna fare come me, taglia in più e doppia calza o solette).

Io preferirei, ovviamente, che ci fossero tutte le taglie in tutte le release. Le linee che vengono riservate alle donne per ora, di solito non sono il mio stile – per esempio le Dunk Disrupt che sono appena uscite. Non sento il bisogno di scarpe re-immaginate per le donne, vorrei solo le classiche, con dei colori belli, anche per noi small feet gang. Quello che vorrei vedere però, sono assolutamente più donne designer, collaborators, atlete con le loro PE’s e signature shoes, e più donne presenti in campagne marketing.

Un consiglio per le sneakerhead del futuro.

Compra quello che ti piace! Non seguire sempre l’hype; quello passa, lo stile e la storia rimangono!

Let’s Get Bigger: segnalaci il nome di una o più ragazze che dovremmo seguire?

@crown_juelzz my sister from another mister. Appassionata di basket, unica e strafottente. Lei fa ESATTAMENTE quello che vuole.

Carol Anne – @a.carolanne

Mi chiamo Carol Anne, 26 anni, vivo a Milano e faccio la commessa. Sin da quando ero una bambina mi ha sempre affascinato il mondo delle sneakers, ma solo negli ultimi tre anni ne faccio parte attivamente. Ciò che mi affascina di questo mondo è proprio la sneaker in sé: è fantastico come una scarpa riesca a suscitare tanto interesse e unire molte persone da tutte le parti del mondo, formando una community. Quello che mi appassiona di più è conoscere la storia del brand e le motivazioni che hanno portato alla nascita di una silhouette. Le sneakers che più preferisco sono le Air Jordan 1 High e le Air Max 1.

Che sneaker avresti voluto in women size?

Varie volte mi è capitato di innamorarmi di una sneaker che però non era stata prodotta nella mia size. Quest’anno, ad esempio, a febbraio con la Air Jordan 1 Retro High ’85 Varsity Red. Quello che mi piaceva di più in quella sneaker era la silhouette, che riprendeva quella OG uscita nel 1985. Secondo me non è stata pensata come colourway da donna principalmente per lo stock limitato (23 mila paia prodotte) e anche perché la Jordan è nata come sneaker da uomo. Avrei sicuramente abbinato questa sneaker con un outfit casual: jeans straight e una felpa che riprende i colori della scarpa.

Jordan 1 High New Beginning

Come percepisci la differenza di genere nello sneakers game?

Purtroppo, il mondo delle sneakers nel corso degli anni è sempre stato un club quasi esclusivamente al maschile. Solamente nell’ultimo decennio, la situazione ha cominciato a cambiare grazie ai social media dove sneakerhead influenti (e non) danno voce al pubblico femminile, permettendo a Nike e ad altre grandi aziende, di capire ciò che le donne vogliono e, di conseguenza, di creare silhouette female-focused. Nonostante ciò, vorrei vedere più scarpe dedicate alle donne con design speciali, ma vorrei anche che tutte le release includessero le size più piccole.

Un consiglio per le sneakerhead del futuro.

Continuate a sognare in grande senza porvi dei limiti e fate sentire la vostra voce in questo mondo in continua evoluzione.

Let’s Get Bigger: segnalaci il nome di una o più ragazze che dovremmo seguire?

@sallysneakers