Apparel - May 26, 2022

Nigo: Il Numero Due” della Moda

La storia di Nigo: un designer immortale che, da BAPE al suo ultimo album, ha cambiato per sempre la moda e la cultura street internazionale.

La storia di Nigo: un designer immortale che, da BAPE al suo ultimo album, ha cambiato per sempre la moda e la cultura street internazionale.

gianluca zitelli

Essere portati per qualcosa è una lama a doppio taglio. Certo, le cose che fai ti vengono naturali e il pubblico ha questa impressione che tu sia come Re Mida, capace di trasformare in oro qualsiasi cosa. La vera prova del nove è riuscire a farlo per più di trent’anni, continuando a rinnovarsi e, mattone dopo mattone, consolidando la propria importanza culturale in tutto il mondo. Così, da essere portato finisci per essere predestinato. Soprattutto se ti chiami Nigo.

Immagine Hypebeast

A cinquant’anni può vantare di aver fondato uno dei brand più conosciuti di sempre, aver plasmato il mercato fashion globale, affondato le mani nella musica che conta e collaborato con alcune tra le più grandi menti artistiche mai esistite. E proprio quando sembra che il silenzio sia calato, porta indietro le lancette dell’orologio. Vederlo tornare sotto i riflettori è stato un dejavù incredibile, un salto nel passato, con una mano sulla moda e l’altra sul mixer. Per celebrarlo ripercorriamo la sua carriera fino ad oggi, dalle sue radici giapponesi fino al diventare uno dei fashion designer più importanti di sempre.

Le Origini: Hiroshi e Nowhere

Nigo, all’anagrafe Tomoaki Nagao, nasce nel 1970 a Maebashi, in Giappone. Figlio di un’infermiera e di un operaio, i suoi primi contatti con il mondo fashion avvengono grazie a riviste come Popeye e Takarajima, tra i magazine più influenti in quegli anni. Grazie a questi contatti, a diciotto anni si trasferisce a Tokyo per studiare al Bunka Fashion College e diventare un giornalista del settore. Questa scuola è quella che potremmo definire la miccia della sua carriera. Prima gli permette di poter entrare in contatto con Jun Takahashi, fondatore di UNDERCOVER, e poi grazie ad esso riesce a conoscere uno dei suoi idoli, Hiroshi Fujiwara, del quale abbiamo già raccontato la storia qui. Oltre ad essere a tutti gli effetti un antenato degli odierni influencer, Hiroshi aveva una rubrica all’interno del magazine Takarajima chiamata “The Last Orgy” in cui parlava di ciò che trovava divertente ed interessante, fosse esso pop culture, musica o fashion. Nagao era un assiduo lettore della sua colonna, ciò che a tutti gli effetti lo aveva portato a Tokyo a studiare giornalismo. A fine anni ‘80 lui e Fujiwara si conoscono e diventano così amici da portare all’attenzione il fatto che i due fossero due gocce d’acqua, identici tra loro. Il numero due di Fujiwara, che in giapponese si traduce con “Nigo”.

Nigo e Hiroshi nel 2009. Immagine Hypebeast

Nigo inizia presto a lavorare per Popeye, il magazine che lo aveva introdotto a questo mondo, come scrittore e stilista. Contemporaneamente, insieme a Takahashi, inizia a scrivere una colonna chiamata “The Last Orgy 2”, in onore all’originale. Una delle tante iniziative giornalistiche che li coinvolgerà e permetterà loro di acquisire i fondamenti fashion necessari per iniziare un proprio percorso. Nel 1993, i due aprono NOWHERE, il leggendario store di Harajuku. Quello che è fondamentale sapere è che in questo spazio nascono due dei brand più importanti di sempre per la cultura fashion giapponese: UNDERCOVER e A Bathing Ape, spesso abbreviato in BAPE.

BAPE, Y2K e Hip-Hop

BAPE irrompe nella cultura giapponese come una palla di cannone. La business strategy di Nigo funziona cosi bene che chi non ha già un suo prodotto addosso è solo perchè è ancora in fila fuori dallo store. Prezzi alti, qualtità limitate e premium feeling, strategia che dopo quasi 30 anni i brand ancora usano con molto successo. Entro la fine degli anni ‘90 BAPE apre 6 store in Giappone, fattura due milioni di yen l’anno e collabora con leggende come Futura. Gli anni 2000 invece sono quelli che consacreranno Nigo e il brand come presenza internazionale, anche grazie alla Bapesta, sneaker a tratti controversa ma geniale. Famosa per la grandissima somiglianza con la Nike Air Force 1, va in realtà a colmare un vuoto di mercato creato dalla stessa. Se l’AF1 era famosa per essere sempre quella, total white e stessa tomaia, la Bapesta esce in mille colori e combinazioni di materiali diversi. Le prime collaborazioni diventano oggetto di culto e collezione, tra cui un giovane Kanye West e KAWS, alcuni anni prima che collaborassero con Nike. Grazie a questi grossi contatti oltreoceano e alla popolarità del brand, nel 2005 apre i primi store in USA.

Nel frattempo i contatti con la musica e gli artisti statunitensi diventano sempre più frequenti. Pharrell Williams, rapper, producer e testimonial di BAPE negli USA, chiede aiuto a Nigo per lanciare il suo nuovo brand Billionaire Boys Club/Icecream nel 2003. Il copione è simile a quello alle origini di BAPE: grafiche accattivanti, prezzi esorbitanti, quantità limitate. Grazie alle infilitrazioni nei video musicali e alla cultura Y2K degli USA diventa molto popolare in breve tempo, nonostante lo scoglio del prezzo.

Nigo e Pharrell

Anche se non gode più della stessa popolarità, BBC è vivo e vegeto e continua a sfornare prodotti. Una delle avventure più sconosciute di Nigo resta invece quella dei Teriyaki Boyz. Nati nel 2005, sono un supergruppo hip-hop nato dall’esperienza come DJ di Nigo e come rapper degli altri membri tra cui Verbal, co-fondatore insieme a Yoon Ahn del brand AMBUSH.

I Teriyaki Boyz

Essendo un side project rilasceranno solo qualche disco e qualche singolo, tra cui un brano divenuto famosissimo oltreoceano per essere parte della colonna sonora di The Fast and The Furious: Tokyo Drift. Indipendentemente dalle loro produzioni musicali restano culturalmente importanti e di grande successo, tanto da aver portato Kanye West in Giappone con loro e collaborato con Pharrell. Uno dei pochi prodotti musicali del Sol Levante giunto da noi con efficacia, entrando nelle classifiche.

La Sconfitta, la Sfida e la Consacrazione

Con BAPE in fase calante e con la maturità artistica raggiunta, Nigo fonda Human Made. Con un focus sul workwear e sui materiali, comincia a disegnare prodotti per se stesso, per poi abbracciare anche il gusto del pubblico con l’introduzione di loghi, stampe e la collaborazione con adidas. Nel 2011 completa la cessione di BAPE a IT Company, retailer di Hong-Kong che lo detiene tutt’ora e che ha abbracciato un’altra filosofia rispetto a quella originale, pur rimanendo artisticamente fedele. Una delle venture più sottovalutate della sua carriera è stata quella come direttore creativo della linea UT di Uniqlo.

Oltre a ripensare totalmente i prodotti in merito a vestibilità e qualità, lavora in ottica streetwear e globale, regalandoci collaborazioni come quelle con KAWS, Daniel Arsham e Pokèmon. Nel 2020 giunge poi il momento di mettere piede nell’high fashion, interpellato da niente meno che Virgil Abloh per la nuova collezione di Louis Vuitton. Le capsule lasceranno trasparire tutto il passato e il presente del designer giapponese, con richiami ai suoi lavori Human Made e BBC, assottigliando sempre di più il confine tra lo streetwear e l’high fashion.

Immagine WWD

E poi ecco il 2021, l’approdo di Nigo da Kenzo in qualità di direttore artistico. Essendo Kenzo Takada anch’esso giapponese, rimanere fedele allo spirito artistico del brand portando avanti una delle bandiere fashion più importanti del Giappone è sicuramente la sfida più grande che Nigo si sia trovato ad affrontare nei suoi trent’anni di carriera. A Gennaio 2022 ha presentato la sua prima collezione alla Galerie Vivienne di Parigi, proprio dove Mr. Kenzo tenne la sua prima sfilata. Inutile dire che sia stata un successo: i prodotti sono la perfetta fusione tra l’identità del brand che abbiamo imparato a conoscere negli anni e quella di Nigo, che tutto ha dato alla moda tranne che la noia.

I Know Nigo Cover – Immagine Complex

Grazie anche alla copertura mediatica e alle partecipazioni, tra cui Kanye West, Pharrell, Tyler The Creator e Pusha T, è gia il più importante evento fashion di quest’anno, e deve ancora finire. Oltretutto, parte degli ospiti e la musica utilizzata per lo show erano un più che chiaro riferimento a cosa sarebbe successo dopo: I Know Nigo. Annunciato a fine 2021 e uscito a marzo 2022, il nuovo album di Nigo esce dopo quasi vent’anni dal suo ultimo prodotto musicale ed è partecipatissimo. Dieci tracce di fuoco piene di ospiti: oltre ai già citati troviamo anche A$AP Rocky, Gunna, Lil Uzi Vert e i Teriyaki Boyz, in grande spolvero per l’occasione.

Nigo in tre decadi di carriera ha plasmato il panorama street e fashion non solo del Giappone, ma del mondo intero. Chi non lo conosceva ora, anche musicalmente, lo conosce. Sarà per il suo essere semplice e introverso, ma Nigo è una delle personalità più importanti e genuine che il Sol Levante ci abbia mai regalato. Ed è solo a metà dell’opera.