Sneakers - January 6, 2022

Sneakers e Custom: Agata Panucci

In questa serie di interviste Sneakers e Custom abbiamo intervistato Agata Panucci, footwear designer che ama giocare con i materiali di seconda mano grazie all’upcycling.

In questa serie di interviste Sneakers e Custom abbiamo intervistato Agata Panucci, footwear designer che ama giocare con i materiali di seconda mano grazie all’upcycling.

Giada Giacomazzo Header

In molti possiamo definirci appassionati di sneakers, poi ci sono i footwear designer che progettano le scarpe che indossiamo tutti i giorni e infine arrivano i Custom Designer: persone che amano intervenire sulle scarpe, modificando o stravolgendo lo stesso concept della sneaker, lasciando spazio all’espressione di chi vede oltre a quello che il footwear designer ha pensato, in una libera dichiarazione d’intenti fondendosi anche con la moda,  l’abbigliamento, l’upcycling e l’arte. 

In questo episodio della serie abbiamo chiesto ad Agata Panucci di raccontarci la sua personale visione e di mostrarci alcuni dei suoi lavori preferiti.

Agata ha 26 anni e attualmente lavora come Footwear designer presso RAL7000STUDIO. Ha sempre avuto una forte passione per la moda sin da piccola: oltre a disegnare, era anche particolarmente interessata alla realizzazione dei capi. Durante l’ultimo anno di liceo passa il suo tempo libero a imparare a cucire a casa di una sarta. Una volta diplomata, studia fashion design presso l’Istituto Marangoni a Milano e lì, Agata ci racconta di aver vissuto uno dei periodi più belli della sua vita, perché finalmente il suo sogno iniziava a prendere forma.

SNEAKER HEEL, in collaborazione con Michael Cutini e New & Best

Il suo rapporto con le sneakers nasce un po’ per caso, ma ci dice che è stato decisamente amore a prima vista! Appena uscita dall’università Agata trova lavoro come stagista in un’azienda calzaturiera nelle Marche. Lì, in un territorio famoso per essere un importante distretto calzaturiero, inizia a farsi trasportare da tutto quello che la circondava: lacci, fondi, pellami. In un posto del genere riesci a trovare davvero tutto quello di cui hai bisogno per realizzare una sneaker e da quel momento Agata vive lì, nelle Marche, vicino a quella bellissima realtà industriale e creativa.

L’Upcycling

Agata vede l’upcycling come una sorta di sfida perché si è resa conto di amare l’idea di trovare qualcosa e impegnarsi per trasformarlo e dargli una nuova vita. Per questo motivo, ama anche il vintage e il second hand e, girando spesso per mercatini, Agata nota la quantità meravigliosa di alcuni capi usati che si trovano sui banchi: letteralmente buttati lí a formare una sorta di montagna gigante di vestiti accatastati.

Agata: Questo mi ha fatto riflettere e pensare a quanti capi ognuno di noi compra, indossa un paio di volte e butta via. Io stessa ho fatto questo errore ma, poco a poco, sto cambiando le mie abitudini e per questo preferisco trasformare qualcosa di già esistente in un qualcosa di unico e personale.

Giada: Quali ritieni siano i tuoi progetti più importanti finora?

A: Ritengo importanti alcuni progetti che nel corso degli anni sono stati dei veri e propri traguardi per me come persona e come professionista come ad esempio la prima collezione di abbigliamento che ho presentato in università o la mia prima sneakers nel mondo del lavoro. Tuttavia, pretendo molto da me stessa e, ogni volta, credo di poter fare meglio per cui posso dire con assoluta certezza che il progetto di cui sono più orgogliosa è quello che ancora devo mostrare al resto del mondo. Piccolo spoiler: dovrebbe uscire nei prossimi mesi!

G: Scegli un tuo capo e poi abbinalo a una sneakers che possiedi e che usi spesso: quale sarebbe?

A: Questo penso sia uno dei capi che più adoro all’interno del mio armadio! È una giacca trovata in un mercatino a Roma. Non la uso spesso, ma esprime perfettamente la mia personalità. Una sneaker che sono solita indossare è la ZX 4000 con paillettes di Adidas. Adoro gli strass e i glitter quindi mi rappresenta molto!