Sneakers - January 13, 2022

So Deep #1: l’Eredità di adidas Spezial

Per parlare della linea adidas Spezial è doveroso fare un salto nel Nord dell’Inghilterra e raccontare Gary Aspden, lo storico curatore della collezione da più di 20 anni.

Per parlare della linea adidas Spezial è doveroso fare un salto nel Nord dell’Inghilterra e raccontare Gary Aspden, lo storico curatore della collezione da più di 20 anni.

Alessandro Ranieri

Tante persone esterne alla cultura sneakers e streetwear non riescono a capacitarsi delle centinaia di appassionati, disposti a viaggi intercontinentali, spese folli e incontri dall’altra parte del mondo, pur di entrare in possesso di pezzi storici. Lhype movement moderno ha, purtroppo, diluito la reale passione attorno a questo mondo in cambio del solo ritorno economico.

Nata in Germania, nel 1979, per migliorare le performance degli sport indoor, garantendo robustezza nei movimenti e negli scontri di gioco, la Spezial si è evoluta nel tempo come un vero culto per tutti gli sneakers aficionados. 

Analizzando la storia di questa linea e il mondo vintage di Adidas, si capisce quanto sia divisa culturalmente la Gran Bretagna. Se Londra è la capitale della diversità e il grande centro multiculturale, città come Manchester e Blackburn rimangono radicate nelle tradizioni. Il grande successo di Spezial proprio nel Nord dell’Inghilterra n’è una conferma.

La linea Adidas SPEZIAL è una di quelle non alla portata di tutti per peso ed influenza culturale, ma meritevole di essere raccontata in tutti i suoi aspetti attraverso il suo più grande ammiratore: Gary Aspden.

Immagine QS Blackburn

Adidas Spezial: Nord Inghilterra

Fare un salto temporale in UK, tra gli anni ‘80 e ‘90, vuol dire inevitabilmente interfacciarsi con una cultura sneakers che mischiava tutto: musica, arte, sport e storie di rivalsa. Gary Aspden ha fatto di Spezial la sua unica ragione di vita, crescendo tra Darwen e Blackburn, non proprio le città ideali per coltivare le proprie ambizioni.

È in quel periodo che le giovani sub-culture inglesi iniziano a farsi spazio nella società, soprattutto con atteggiamenti violenti e non del tutto consoni. Gli stadi di calcio erano il palcoscenico perfetto per sfogare la loro mascolinità e la voglia di vedersi riconosciuti nel mondo. Nacque la cosiddetta “Terrace Culture”, per richiamare le gradinate tipiche degli stadi britannici dove tutti i tifosi vivevano animatamente le partite, presentandosi sempre con grande attenzione all’outfit. E le scarpe Adidas erano uno dei pezzi imprescindibili da indossare.

La passione di Aspden per adidas parte dalla capacità del brand tedesco di far confluire  la cultura popolare nei suoi prodotti. Non è un caso che, nel Nord dell’Inghilterra, ci siano i più grandi collezionisti di scarpe Adidas: persone che vivono senza remore la loro esistenza e si rispecchiano in quei brand capaci di essere dei veri trendsetter culturali. 

Il primo incontro tra Aspden e Adidas avviene negli anni ‘90 quando, appena laureato in Fashion Promotion presso l’Università Central Lancashire, si sposta a Londra per trovare maggiori opportunità. Dopo settimane di ricerca, trova lavoro nel team Entertainment Promotions e, qualche anno più tardi, ne diventerà il leader globale per Adidas. Il creativo inglese sarà anche il fautore di progetti come il lancio globale di adidas Originals, il lancio europeo di Y-3 e una serie di collaborazioni tra cui Bape, Superstar 35th Anniversary e Kazuki per Originals by Originals.

Ma il vero successo di Aspden, chiaramente, è quello di rendere Spezial il fiore all’occhiello del brand tedesco. La linea, grazie alla diffusione nella cultura Casuals, cioè quei tifosi più animati che si presentavano agli stadi con capi firmati per non destare attenzione agli occhi della polizia, negli anni ‘70 e ‘80 e il grande lavoro di Aspden, ha creato un ponte tra le sub-culture UK e la pragmaticità tedesca. L’animo prettamente inglese si respira in Spezial, praticamente costruita su un continuo studio della cultura britannica: calcio, punk, tracksuit e fervore da discoteca.

Aspden, in primis, ha vissuto l’ascesa dell’hip-hop in Inghilterra tra breakdance, i primi concerti di RUN DMC, LL Cool J, Public Enemy e la diffusione dell’acid house con epicentro la sua città natale, Blackburn. Queste sue esperienze saranno fondamentali per la sua carriera e il suo approccio verso Adidas.

Non Fashion, Ma Cultura

Nei tardi anni ‘90, Adidas rappresentava il brand tedesco per eccellenza. Molto pragmatico e rigido nelle procedure di sviluppo dei propri prodotti, ma con Spezial è cambiato qualcosa. La mentalità di Aspden era chiara: renderla una collezione culturalmente di spessore. Il creativo inglese si è sempre definito “non un appassionato del mondo fashion, ma della cultura”. La sua innovazione è stato l’apporto di un nuovo modo di vedere le cose, porre una prospettiva che spesso differisce da quelle prettamente economiche.

Attraverso Spezial, si mette a disposizione un viaggio in profondità all’interno dell’eredità di Adidas in giro per l’Europa. Non è quella scarpa che trova e ama chiunque, ma riunisce i veri appassionati che ci vedono un mix di vintage, design e tradizioni popolari.

Alla base del lavoro di Aspden per Spezial c’è tutta la sua esperienza in un’Inghilterra rurale, fuori dai meccanismi frenetici delle grandi metropoli e fortemente radicata nella cultura europea. La prima capsule collection di Adidas x Spezial, nel 2014, viene descritta da Aspden in un’intervista come “qualcosa che riflettesse una visione dell’Europa che ho vissuto quando stavo crescendo. […] Le vecchie scatole blu adidas con “il marchio con le tre strisce” scritto in francese e tedesco, mi piaceva tutto questo. Con adidas Originals x Spezial volevo riecheggiare tutto ciò, ma allo stesso tempo volevo che fosse una collezione moderna. “

Il “miracolo” di Aspden nel resuscitare una linea quasi dimenticata di Adidas parte da una mostra Hoxton Gallery di Londra nel 2013 con più di 650 paia di Adidas rare. Un evento che fu in grado di catalizzare celebrità del calibro di Noel Gallagher, Ian Brown, Darryl “DMC” McDaniels, Jo Hartley. 

Aspden lavorava da anni sulla linea footwear Spezial, ma voleva contribuire maggiormente. Così, radunò i pezzi più inestimabili del catalogo Adidas tutti sotto un unico tetto, attingendo  alla sua immensa collezione privata e con l’aiuto di altri appassionati, per portare al pubblico un viaggio storico irripetibile. Ogni scarpa aveva un suo perché e rappresentava periodi temporali specifici. Tempi dove l’unico valore reale di una scarpa era il prodotto stesso. Nessuna manovra di marketing, hypebeast, resell e FOMO.

Alla ricerca dei tesori perduti: “Sole Searching in South America”

Spezial rappresenta la personalità carismatica di Aspden che l’ha resa sempre più un vortice culturale senza eguali. La conferma di ciò arriva tramite un evento che diventerà fondamentale per la crescita di Spezial. 

Nei primi mesi del 2014, Gary Aspden riceve una mail dal titolo: “Only in Argentina: photos taken from a forgotten store”. Una persona aveva messo sotto i suoi occhi un tesoro dimenticato: un mix di capi d’abbigliamento e scarpe adidas vintage, accumulati tra gli anni ‘60 e ‘90.  Così, Aspden, Robert Brooks e Ian Brown degli Stone Roses, il fotografo Neil Bedford, il regista Greg Bond e Mike Chetcuti di adidas non ci pensano due volte e volano in Argentina. Il proprietario del negozio è Carlos Ruiz, un anziano signore che ormai vive il suo negozio come un rifugio quotidiano e il custode di alcuni dei modelli più rari di Adidas. Per oltre 30 anni, Ruiz ha accumulato centinaia di modelli Adidas e pezzi d’abbigliamento pregiati.

Attraverso la documentazione video, quel team di appassionati del brand e dei prodotti stessi  ha ricordato uno dei principi cardine di questo mondo, prima dell’avvento del web, NFT, raffle, resell e hypebeast: il piacere della scoperta. In questa maniera, non solo si entra in possesso di grandi cimeli storici, ma si conoscono persone con una grande storia alle spalle.

Quel viaggio così profittevole è stato omaggiato da Aspden con una Spezial New York “Carlos”, una silhouette storica ma addobbata con i colori della bandiera argentina e la faccia di Carlos sulla linguetta. Un sogno per chi ha fatto di Adidas la propria ragione di vita. 

Partire alla scoperta di Spezial rappresenta un viaggio profondo e variegato nella mente del suo grande curatore, Gary Aspden, e all’interno delle subculture europee. Infatti, ogni stagione ha riservato grandi sorprese: la riedizione della Spezial GT Manchester, una collaborazione con Liam Gallagher e la band inglese New Order, la Spezial Blackburn (in onore della sua città natale), grandi classici come la Garwen in collaborazione con lo store americano Union e, la più recente, con C.P. Company in una capsule dedicata al paese d’origine del brand sinonimo di giacche performanti. 

Il più grande segreto di Adidas, come qualcuno aveva nominato la linea Spezial, è diventato una delle armi vincenti per il presente e il futuro.