Luglio 5, 2022

Acs Pro, Speedcross e XT6: l'Anima Trekking nelle Sneakers Salomon

L’impennata di popolarità delle sneakers Salomon racconta la direzione del mercato sneakers: funzionalità ed innovazione.

L’impennata di popolarità delle sneakers Salomon racconta la direzione del mercato sneakers: funzionalità ed innovazione.

Alessandro Ranieri

Basta scorrere i feed di alcune delle pagine di sneakers sui vari social media e intuire il cambio di tendenza: sempre meno Jordan e Dunk, ma silhouette tecniche come le Salomon Acs Pro, Speedcross, XT-46. La strada che lascia spazio alla montagna e all’outdoor. Siamo ad un punto di rottura nel mercato streetwear?

 

Le palette di colori molto stravaganti sono uno dei punti di forza di Salomon, capace di rendere le sue sneakers inconfondibili.

La Scalata di Salomon

Gli ultimi due anni di Covid-19 hanno ristabilito le priorità in termini di acquisti e comfort. Nel mercato streetwear, tra sneakers ed apparel, ci si sta evolvendo verso l’iper-funzionalità e la tecnicità. E se pur molti pensano ad un successo improvviso, parliamo di un lavoro qualitativo con tanti anni alle spalle. 

Invece di snaturarsi e concentrarsi sulle tendenze del momento, Salomon ha lavorato con costanza sulla sua identità. Dalla sua nascita, nel 1947, il suo mercato è sempre stato quello degli appassionati di attrezzature sportive tecniche, dove il suo catalogo ha riscosso un grande successo. Mentre, solo a partire dal 1979, Salomon ha iniziato a produrre stivali da scii e dal 1992 si è catapultato nelle calzature da trekking. 

In quel momento, vennero introdotti i modelli XA ed XT, per il trail running, oggi tra i più in voga. L’aspetto più “fashion” di Salomon era ancora un territorio inesplorato e completamente estraneo al suo DNA. La consistenza del brand guardava solo all’aspetto performante.

2012-2015: Gli Anni della Svolta

Il brand francese spingeva sempre più per rendere l’esperienza del suo pubblico ristretto un mix di innovazione, agilità e comodità.  Il focus di Salomon è sempre stato sulla produzione di calzature da outdoor, resistenti ad ogni condizione atmosferica. 

Nel 2012, il brand francese lancia sul mercato la S/Lab XT-6, principalmente per elevare le performance atletiche degli sportivi di trail-running. Il LAB Team di Salomon, il reparto responsabile della creazione di questi prodotti, tra cui le XT-6, ha permesso di elevare l’outdoor come un’icona fashion. Ma l’obiettivo primario è sempre il creare la giusta relazione tra tecnicità e funzionalità. 

Mike Ambrose corre in Salomon S Lab

“Con S/Lab abbiamo la libertà di sviluppare questo tipo di prodotto perché non ha un vero scopo commerciale. Il prodotto S/Lab è una soluzione per superare le frontiere che si presentano e offre ai designer una piattaforma per aiutare gli atleti a realizzare un sogno e a far progredire la loro pratica. Con questi modelli sfidiamo le nostre abitudini, ma non abbiamo il peso dei compromessi”, afferma Benjamin Grenet, Senior Footwear Designer di Salomon. “L’S/Lab è uno strumento che ci permette di esplorare… e di mostrare la strada”.

Attraverso un design minimalista quanto tecnico, Salomon diede vita ad uno dei caposaldi delle tendenze moderne. La vastità di colorazioni esposte negli ultimi tempi hanno reso la XT-6 una silhouette d’avanguardia. Era l’inizio di un percorso di successo, ancora tangibile oggi. 

Salomon XT-4 The Broken Arm

Tre anni dopo, nel 2015, le sneakers di Salomon iniziano ad essere il best seller dello store parigino The Broken Arm, che avrebbe portato alla partnership continuativa con Salomon. La prima sneaker realizzata fu la Snowcross, un modello adottato per gli sport su neve, che guadagnò un successo inaspettato. 

“A quei tempi, la flessibilità consisteva nell’applicare i colori ai modelli esistenti”, afferma JP Lalonde, Special Projects Manager di Salomon, in un’intervista. “Questo è ciò che ha guidato l’intera categoria Sportstyle: avere scarpe che sono fedeli e autentiche alle prestazioni, ma che sono state ricontestualizzate per il semplice fatto di cambiare l’applicazione del colore e di essere disponibili per un mercato diverso”

La Strada per lo Streetwear Moderno

Nonostante il DNA fortemente tecnico e fuori da ogni logica di tendenza, la Snowcross fu uno dei primi casi di gorpcore”, cioè la supremazia dell’abbigliamento tecnico sulle tendenze del momento. Il fenomeno ha certificato l’idea di uno streetwear legato al prodotto in sè e alla sua funzionalità.

Bella Hadid è una delle celebrità che ha reso le sneakers Salomon un fenomeno in voga, specialmente le XT-6.

Dopo la collaborazione con The Broken Arm, Salomon avevo chiaro il suo ruolo all’interno del mercato e come potesse sfruttarlo a suo favore. Come ribadito spesso dallo stesso brand francese che si definisce un marchio d’atletica nato nelle montagne”.

Collaborare, nel corso degli anni, è divenuto un processo naturale per Salomon per elevare il proprio heritage. Con Boris Bidjan Saberi, ad esempio, è nato un rapporto che mixa perfettamente l’avanguardia del designer con l’anima outdoor di Salomon. Con la Bamba 3, uscita nel 2018, e la Bamba 2, uscita nel 2020, i due brand hanno segnato la via per il futuro tramite la sperimentazione e la decostruzione. 

Da questa collaborazione, fu chiara l’intenzione di Salomon di non essere “solo” un brand outdoor. Infatti, la linea Advanced ha permesso la creazione di un vero e proprio laboratorio techwear in grado di guidare il mercato.

La rinascita della Salomon ACS Pro

Salomon ACS Pro Advanced Lunar Rock Goji

Agile Chassis System è la sigla che racchiude una delle scarpe Salomon più richieste del momento, nel mondo hype, ma anche tra gli atleti di trail-running. Questa silhouette riprende il modello GCS (Ground Control System), lanciato nel 2005, un’epoca dove le influenze esterne non erano contemplate per Salomon. Inoltre, il prezzo di quel tipo di scarpa tecnica non superava i 100 dollari, mentre oggi siamo sopra i 200. Certo, parliamo di due epoche differenti in termini economici, ma bisogna anche tenere conto di quanto sia cambiato l’appeal del pubblico verso il techwear. 

Le collaborazioni con Palace e Comme Des Garcons

Per mantenere intatto il proprio DNA è necessario selezionare con cura le relazioni interne e, soprattutto, esterne. Rei Kawakubo, fondatrice e designer di CDG, è tra le poche persone in questo settore con una visione davverofuturistica. La collaborazione con Salomon, iniziata nella S/S 2021 e in corso tutt’oggi, era una tappa quasi obbligata nella sua incredibile carriera. La XA-Alpine 2, dopo il rilascio delle Mary Jane RX Slide 3.0 e il modello Platform, è probabilmente il picco della collaborazione tra Salomon e CDG. 

Lo stivaletto da trekking subisce l’impronta monocolore di Comme Des Garcons, nell’estetica, ma senza lasciar da parte la componente tecnica più avanzata di Salomon come la suola Contagrip. Quest’ultimo componente è uno dei punti di forza del brand di Annecy, in grado di garantire stabilità nella camminata e resistenza ad ogni condizione atmosferica. 

Alla stessa maniera, la collaborazione con il brand di skate londinese Palace ha confermato ancora una volta l’istinto ultramoderno di Salomon. Iniziata nel 2019 con l’uscitadella Speedcross 4, i due brand hanno fin da subito trovato un’intesa speciale. Entrambe le parti, si sono ritrovate immerse in due contesti culturali completamente opposti, ma accomunati da una personalità innovatrice. 

La seconda collaborazione si è concentrata sulla XA COMP ADV, uno dei modelli più tecnici di Salomon. La silhouette possiede la tecnologia Sensifit, fondamentale per il supporto muscolare e il controllo della postura durante la corsa. Mentre, nel 2021, il focus è stato sulla XT-6 in tre diverse colorazioni, confermando quanto Salomon punti sulle palette per essere riconoscibile. Infatti, in questo momento storico, si tratta del modello di punta del brand grazie alle infinite palette di colori disponibili. Il tocco di Palace ha reso la scarpa un punto d’incontro tra le subculture skate e l’outdoor sportivo.

Perchè scegliere le sneakers Salomon

La scelta conferma quanto l’heritage del brand francese sia radicato in tante subculture e sia adottato più di quanto si pensi. In generale, la grande attitudine di Salomon verso la nicchia del trail running è il punto focale del suo successo. Collaborare, per Salomon, vuol dire affacciarsi in un altro contesto ma senza perdere il suo senso locale. 

In ordine cronologico, la prossima collaborazione è con un altro brand francese, L’Art de L’Automobile sul modello dell’ACS Pro. Anche in questo caso, abbiamo due background completamente differenti.