In Her Sneakers Interviews Pt 3

November 23, 2020

In Her Sneakers: Le Sneakers che Vorremmo (in Women Size) - Parte 3

This article is part 4 of 6 in the series: In Her Sneakers

Abbiamo chiesto a 10 sneakerhead che scarpa avrebbero voluto in women size, ecco le loro risposte

Giada Giacomazzo Header

Il mondo femminile e quello delle scarpe si sa, non sono sempre andati d’accordo. In questi ultimi anni si stanno facendo tanti passi avanti e sicuro, speriamo, se ne vedranno altri in futuro per rendere lo sneakers game sempre più inclusivo. Oggi però la strada da percorrere è ancora tanta e sicuramente le release donna dell’ultimo periodo non hanno risolto appieno la delusione di trovare solo scarpe lilla e rosa glitterato o di non vedere prodotta una sneaker in uno scalo taglie più grande perché, come da bambine, il pensiero è “ma non è una cosa da femmina”. Per questo motivo ho intervistato 10 woman sneakerhead, in una serie di due articoli, chiedendo loro:

Qui puoi trovare la prima e la seconda parte

Le seguenti interviste sono state leggermente modificate.

Jessica Zapata Correa – @jessie.zap

Mi chiamo Jess, ho 28 anni e vivo a Boston (MA area) e lavoro nell’assistenza clienti. Ho iniziato a collezionare sneakers nel 2008 quando il mio ragazzo mi regalò il mio primo paio di Jordan, che erano le Jordan 3 Pure Money. Amo il fatto che il mondo delle sneakers sia in grado di unire persone che provengono da posti differenti; tutti sono accoglienti e di supporto. La mia silhouette preferita è sicuramente la stessa scelta di molti: la Jordan 1.

Che sneaker avresti voluto in women size?

Avrei voluto che facessero anche in woman size o kids size le Jordan 1 Retro in collaborazione con Fragment, sarebbe stato carino abbinarle alle mie Jordan 1 Retro Black Royal Blue. Credo che il motivo per cui non sia stata realizzata per donne e bambini sia per il fatto che fosse un’edizione limitata e quindi non aperta al grande pubblico. In ogni caso io le avrei abbinate a un fit semplice, per far risaltare la scarpa: forse dei pantaloni Dickies e una maglietta Nike vintage oversize.

Jordan 1 Fragment

Come percepisci la differenza di genere nello sneakers game?

La sneaker culture era molto più male dominant nel passato. Oggi sto finalmente iniziando a vedere molti brand lavorare sull’empowerment femminile, collaborando con loro e facendo anche taglie da donna. In ogni caso, secondo me bisognerebbe lavorare molto di più per avere una gamma di taglie più ampia, mi infastidisce ancora che nelle mie esperienze passate non sono stata in grado di ottenere alcune versioni di sneaker. Mi piace l’idea che tutti abbiano una giusta ed eguale possibilità a ogni uscita.

Un consiglio per le sneakerhead del futuro.

Direi, sii te stessa e compra le sneaker che preferisci. Diventa creativa e divertiti 🙂

Let’s Get Bigger: segnalaci il nome di una o più ragazze che dovremmo seguire?

Devo assolutamente menzionare @vashtie. Sono stata così ispirata da lei quando ho visto che è stata la prima donna a disegnare il suo paio di Jordan. Spero un giorno di poter aggiungere alla mia collezione la sua Jordan 2 Violette

Sally Torabi – @sallysneakers

Il mio nome è Sally, ho 25 anni e sono nata e cresciuta in Danimarca ma i miei genitori sono originari dell’Iran. Mi sono laureata in psicologia lo scorso anno e mi interessano le sneakers da molto tempo, ma è stato dopo i 18 anni, quando finalmente potevo permettermi di spendere soldi per far crescere la mia collezione, che il mio interesse è iniziato davvero. La storia di @sallyssneakers è in realtà davvero casuale. Era gennaio 2019 e un mio buon amico sneakerhead mi ha convinto a condividere la mia passione attraverso i social, mostrando solo foto di scarpe senza rivelare la mia identità. Ricevo tantissime domande sul perché non mostro la mia faccia e il motivo è che, lavorando come psicologa, non volevo rischiare di compromettere la mia autorevolezza essendo “personaggio pubblico”. I social media sono complicati e le persone spesso hanno molti pregiudizi sui creativi o “influencer” come molti ci chiamano. Così ho fatto. Ho iniziato a postare ed è andato al di sopra di ogni mia aspettativa. Immagino di aver scoperto un lato di me che non sapevo esistesse: il mio lato creativo. Il mio account è cresciuto così velocemente che ho iniziato a ripensare alla mia vita, alla mia carriera e a quello che volevo fare. Questo non significa che non amo lavorare come psicologa, ma mi sono sentita più attratta dal mondo creativo. Ora lavoro a tempo pieno su @sallyssneakers e ho messo da parte la mia carriera di psicologa. Sento, infatti, che c’è molto lavoro da fare qui, in particolare per la scena femminile.

Non sapevo molto della comunità delle sneakers prima di diventare @sallyssneakers. La Danimarca è un piccolo paese e per lo più la comunità consiste nel resell, ma penso che stia lentamente cambiando. Ho un grande amore per le scarpe, ma è proprio perché non sono solo per me; c’è la cultura e la comunità dietro. È condividere una passione con persone di mentalità comune. Col tempo ho imparato ad amare e ad apprezzare di più il background e la storia dietro le scarpe. Tuttavia, sto ancora imparando, penso che sia qualcosa che non smetterò mai di fare. Allo stesso tempo, con la crescita di @sallyssneakers, mi sento come se stessi crescendo a livello personale. La mia passione sta crescendo e così è anche la mia conoscenza e il mio apprezzamento per questo mondo. A dire il vero, non ho davvero una silhouette preferita. Non è un segreto che la mia collezione sia composta principalmente da Nike, ma indosso molti altri marchi come Puma, Adidas, New Balance, Reebok, Asics, ecc.

Che sneaker avresti voluto in women size?

Ce ne sono troppe per poterle contare, ad essere onesti. Jordan 1 Fragment, Air Force 1 MCA, Travis Scott 4’s, Air Force 1 Fantastic 4 Invisible Woman e AF1 Shibuya, sono solo alcune delle scarpe che purtroppo non potrei mai indossare. Per l’unico motivo: non sono fatte per le persone con i piedi piccoli come me. Uno dei miei più grandi sogni è avere nella mia collezione un’AF1 trasparente, però non sono ancora riuscita a trovare qualcuno che abbia le risorse per farmene un paio del mio numero. Le ultime realizzate proprio da Nike, sono state le Olivia Kim “F&F” AF1 ma erano impossibili da prendere. In realtà ho provato a fare offerte per anni, ma senza fortuna perché con il mio numero è molto più difficile riuscire a spuntarla. Ma quella per cui mi infastidisce davvero sono le Jordan 1 di Travis Scott: esempio di paio, prodotto anche GS, ma che non vengono rese disponibili in Europa. Anche in Europa ci sono persone con i piedi piccoli!

Jordan 1 Travis Scott

Come percepisci la differenza di genere nello sneakers game?

Penso sia un peccato il fatto che spesso gli uomini non riconoscano il nostro ruolo nello sneaker game. Sì, abbiamo alcune release dedicate alle donne. Sì, ci sono designer donne e collaborazioni fatte insieme a donne, ma non quante quelle maschili. Persino i modelli GS non sono della stessa qualità di quelle regular, il che significa che quando noi donne siamo abbastanza fortunate da coppare le scarpe un po’ più economiche nelle taglie GS, la qualità non è così buona come quelle che possono acquistare gli uomini. Il mondo delle sneakers è dominato dagli uomini e penso che i marchi debbano iniziare ad andare più verso un’ottica genderless. Io, ad esempio, non mi vesto molto “femminile” e conosco molte altre donne che non rientrano nella “norma”, o almeno rispetto alle linee guida date dai brand. Questo è qualcosa su cui penso che le aziende debbano iniziare ad agire. Non fraintendetemi, adoro le woman release e ho parecchie scarpe del cuore che provengono da queste uscite, ma preferirei sapere con certezza che posso ottenere le stesse collaborazioni e le stesse uscite GR che hanno gli uomini. Ogni volta che sento notizie sulle prossime versioni di sneaker, cerco di non emozionarmi troppo, perché so che c’è una possibilità di aprire l’app SNKRS e non trovare il mio numero nella gamma di taglie, ho un 36.5 quindi questo succede spesso. Il 2020 è stato sicuramente un anno migliore grazie alle versioni per donne che hanno proposto e non dubito che siamo sulla strada giusta – però c’è ancora molta strada da fare. E … so di parlare a nome di molte donne quando dico questo: preferiremmo un range di taglie più grande, inclusivo nei nostri confronti, rispetto alle paia realizzate appositamente per “noi”.

Un consiglio per le sneakerhead del futuro.

Continua a provare e ci arriverai, c’è spazio anche per noi, dobbiamo solo prendercelo!

Let’s Get Bigger: segnalaci il nome di una o più ragazze che dovremmo seguire?

@melodyehsani @alealimay @vashtie @oliviakim – praticamente tutte le sneaker lady della scena. E poi: @giuliaz12, @girlonkicks, @wideawakearthquake, @danie.serra, @kittycowell

Selma Kaci Sebbagh – @selmakacisebbagh

Sono Selma Kaci Sebbagh, ho 26 anni e sono nata e cresciuta a Parigi, dove lavoro nel mondo creativo: questo significa che fondamentalmente faccio di tutto. Per la maggior parte del tempo faccio production per marchi, soprattutto campagne ed eventi! Sono entrata nel mondo delle sneakers circa 10 anni fa e non sono pronta a lasciarlo. La cosa che amo di più di questo mondo è la comunità che c’è dietro e il modo in cui ci si aiuta a vicenda. Quando cerco un paio di sneakers attivo la mia rete di contatti che riesce in qualche modo a connettermi con altre persone che riescono a vendermele a un prezzo equo. Il mio stile, in fatto di sneakers, negli anni è cambiato molto: ho iniziato con Jordan (che rimangono comunque uno dei miei brand preferiti) ma da 2-3 anni sono davvero una grande fan dell’estetica delle «scarpe da corsa» di cui apprezzo anche molto il comfort.

Che sneaker avresti voluto in women size?

Non trovare scarpe del mio numero fondamentalmente è la storia della mia vita. La scarpa per cui però mi è dispiaciuto non trovare il paio per me è la Nike LeBron Icon John Elliot colorazione Tulip Pink. La cosa che mi ha colpito di più è stata la colorway e i diversi dettagli nella parte alta e poi la parte in bubble sotto. L’ho percepita proprio come qualcosa di davvero diverso.

Lebron John Eliott pink

Come percepisci la differenza di genere nello sneakers game?

Non sono sicura che la situazione stia cambiando tanto quanto vorremmo che cambiasse. Sto parlando come una donna, sono abbastanza sicura che gli uomini non riescano a capire quanto sono fortunati nel kicks game. È quasi ironico vedere che, quando c’è una pubblicità come quella che hanno fatto per le Jordan 4 con Off-white che erano pensate per le donne, gli uomini si lamentavano di non essere in grado di accedervi oppure che facevano difficoltà a capire la scala taglie. Pensate che questa è la storia della nostra vita, o sbaglio? So bene che sta migliorando molto ma ancora non possiamo dire di essere arrivati al traguardo. Vorrei che ci fossero sempre più scarpe dedicate alle donne, più collaborazioni, più modelli e una gamma di taglie più ampia nelle general release.

Un consiglio per le sneakerhead del futuro.

Non ha letteralmente senso cercare di copiare ciò che vedi intorno a te e soprattutto pensare di voler esserne all’altezza. Scegli scarpe che ti piacciono veramente, scarpe che quando le vedi pensi “wow”, cercando di non comprare per l’hype. Guarda anche scarpe Nike, o altri marchi, che nessuno vuole perché magari potresti trovare la sneakers dei tuoi sogni.

Let’s Get Bigger: segnalaci il nome di una o più ragazze che dovremmo seguire?

@alealimay

Daniela Buck – @wideawakearthquake

Ehilà! Mi chiamo Dani, ho 34 anni e sono una content creator e DJ con sede a Berlino. Probabilmente potresti chiamarmi sneakerhead, perché sono davvero ossessionata dalle scarpe, da quando sono un adolescente per la precisione. Inoltre, mi piace giocare con la moda, soprattutto lo streetwear. Le cose che mi piacciono del mondo delle sneaker sono: il fatto che dietro a tutti i modelli e stili ci siano tante storie diverse, che è molto influenzato e ispirato dallo sport e che ognuno può avere liberamente il proprio stile, la propria visione. Io personalmente preferisco tutte le silhouette che provengono dal basket, dato che giocavo a Basketball e ne ero una grande fan allo stesso tempo.

Che sneaker avresti voluto in women size?

Ci sono alcune sneakers che sono uscite e che semplicemente non esistono nella mia taglia, ho un US 5.5 / EU 38, quindi capita molto spesso! La Jordan 1 Retro Fragment per esempio, che per me è iconica. Lo stesso per molte Dunks che per lo più partivano dall’UE 40 e che quindi escludevano immediatamente chi ha i piedi più piccoli, principalmente noi donne. In realtà non so perché la Fragment non abbiano pensato di fare size anche da donna, forse volevano renderla principalmente una colorazione maschile per motivi di marketing. Mi sono sempre immaginata di abbinarle a un paio di pantaloni neri e un blazer oversize.

Jordan 1 Fragment

Come percepisci la differenza di genere nello sneakers game?

La situazione sta decisamente cambiando un po’; lentamente ma sicuramente. Guardando Off White x Jordan 4, che era una colorazione da donna e una delle scarpe più ricercate nel 2020, penso che siamo sulla buona strada. Nel futuro, preferirei soprattutto più scarpe disegnate da donne come Chitose Abe con il suo marchio Sacai e Melody Ehsani, solo per lasciarvi alcuni nomi e, ovviamente, tutte le scarpe di tutte le taglie per favore. Grazie 😉

Un consiglio per le sneakerhead del futuro.

Sii te stessa (questa è la tua più grande forza). Trova il tuo stile e cerca di ignorare l’hype.

Let’s Get Bigger: segnalaci il nome di una o più ragazze che dovremmo seguire?

Mi vengono in mente tanti nomi, per cui non posso nominarne solo uno: @lizbecroft @mizzbatti @sallysneakers @girlonkicks @danie.sierra per citarne solo alcuni.